HomeSenza categoriaStop alla disoccupazione giovanile: premiato il progetto di Di Baggio

Stop alla disoccupazione giovanile: premiato il progetto di Di Baggio

Importante riconoscimento a Fiuggi per l’assessore regionale durante la convention di Forza Italia: “Una misura in controtendenza con l’assistenzialismo puro e semplice di cui si parla in questo periodo”


FIUGGI/CAMPOBASSO. Importante riconoscimento per l’assessore regionale Roberto Di Baggio nel corso della convention di Forza Italia a Fiuggi. Il giovane componente dell’Esecutivo si è aggiudicato il premio del miglior progetto sul tema del lavoro e disoccupazione giovanile, presentando sulla piattaforma online aperta sul sito dell’evento, la proposta di legge dal titolo “Io lavoro in Italia”.

di baggio premiatoA premiarlo, sul palco allestito nella splendida cornice dell’Hotel delle Terme, il presidente Antonio Tajani, che si è congratulato per il progetto presentato, risultato meritevole di tanto apprezzamento e spiazzando tanti altri lavori pervenuti da tutta Italia. “Sono veramente orgoglioso, è stato un riconoscimento assolutamente inaspettato, anche perché ero presente in aula con i miei collaboratori ed assistevamo alla premiazione in maniera tranquilla e assolutamente serena, non immaginando assolutamente cosa stesse per accadere. Quando abbiamo sentito pronunciare quale vincitore il titolo del nostro progetto ci siamo guardati increduli e l’emozione si è subito fatta sentire e veramente è stato un momento indimenticabile. ‘Io lavoro in Italia’ è nato da una mia idea semplice: intervenire in maniera diretta sui giovani, con una proposta di legge che incidesse in maniera diretta nel difficile mondo dell’occupazione in Italia, proponendosi come uno strumento per stimolare le aziende ad assumere personale ed offrendo ai giovani la possibilità di entrare subito nel mondo del lavoro.

Messo in piedi in pochissimi giorni – ha raccontato ancora Di Baggio -, grazie ai miei collaboratori, instancabili, che con entusiasmo e professionalità hanno immediatamente recepito l’idea progettuale, l’hanno elaborata ed infine redatto un lavoro di eccellenza, che poi ha effettivamente meritato il prezioso riconoscimento. Entrando nel dettaglio, la proposta prevede cinque anni di ‘bonus’ a carico dello Stato, così ripartiti: un biennio di sostegno pieno, consistente in sgravi fiscali a beneficio delle aziende che assumono giovani (e non solo) che si trovano alla prima esperienza di lavoro, in aggiunta allo stipendio, fissato in un tetto massimo, corrisposto dallo Stato direttamente al dipendente.

Per i successivi tre anni, il beneficio è ridotto al solo sgravio fiscale. La misura è prevista anche nel caso dell’autoimprenditorialità, andando a sostenere nuove piccole aziende messe in piedi da neodiplomati o neolaureati o anche giovani che hanno seguito scelte di studi diversi (esempio ITS o altri istituti professionali o anche ragazzi che hanno abbandonato gli studi) con la medesima agevolazione (bonus fiscale e contributo mensile fisso per i primi due anni). Praticamente, una misura che, in controtendenza con l’assistenzialismo puro e semplice di cui si parla in questo periodo (vedasi reddito di cittadinanza), va a sostenere e a rafforzare la dignità delle persone, che non può discostarsi dal mondo del lavoro.

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