A distanza di 13 anni dalla morte del parlamentare molisano nasce l’idea di dare, alla grande infrastruttura stradale dell’Alto Molise, il nome di chi si batté per la sua realizzazione
AGNONE. Il viadotto “Verrino” porterà il nome del suo principale ideatore, vale a dire il senatore Remo Sammartino il quale, a cavallo degli ’70 e ’80 diede l’impulso all’allora Governo di creare un’opera infrastrutturale che potesse migliorare la viabilità in entrata e in uscita per l’alto Molise. L’idea di dedicare il viadotto al grande politico molisano, scomparso nel giugno del 2006, nasce per dare merito all’intuizione che ebbe Sammartino in quegli anni, nei quali Agnone e i paesi limitrofi vivevano quasi in completo isolamento a causa di una viabilità scomoda e spesso impraticabile.
Lo stesso senatore, nonché sottosegretario ai Trasporti e all’Aviazione Civile, così commentò la costruzione dell’opera: “Percorrendo il Molise vedevo con gioia sorgere questo tipo di infrastrutture, alle quali io stesso avevo dato tutto quanto ogni eletto del popolo ha il dovere di dare. Il viadotto – prosegue Sammartino nel suo scritto – della lunghezza di poco più di un chilometro, assorbe ben otto chilometri di curve a stretto giro, in discesa e in salita. Alla fine tutti ne videro l’utilità e batterono le mani”.
Ad oggi, nel vedere lo stato di salute del viadotto, chissà cose avrebbe detto il senatore. La struttura è, infatti, in pessime condizioni per una mancanza di manutenzione che si è protratta negli anni. A breve, in ogni caso, dovrebbero partire i nuovi lavori per i quali sono stati destinati circa 800 mila euro, utili per il rifacimento di giunti, per il tappetino di asfalto drenante e per i nuovi canali per la raccolta delle acque piovane.
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