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Gettoni di presenza ai consiglieri comunali, l’Italia si divide: da 36 fino a 157 euro a seduta

Questa la cifra pagata, rispettivamente, ad Alessandria e a Palermo. Il presidente dell’Assise civica di Campobasso Tonino Guglielmi al direttivo dell’Anci. Si punta a trovare un accordo, per armonizzare la materia a livello nazionale


CAMPOBASSO. Gettoni di presenza ai consiglieri, il presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Tonino Guglielmi, ha partecipato, presso la sede dell’Anci di Roma, al direttivo della Conferenza dei presidenti dei Consigli comunali. ‘Valutazione e condivisione proposta in materia di status dei consiglieri comunali’ e ‘Programmazione assemblea nazionale dell’Assemblea nazionale della Conferenza dei Consigli comunali’ erano i temi all’ordine del giorno, con la discussione su alcuni emendamenti al decreto che regolamenta la normativa.

“Dal confronto con i presidenti del Consiglio intervenuti all’incontro – ha dichiarato Guglielmi – sono emerse, molto evidenti, situazioni diverse esistenti nei vari comuni d’Italia, sia relativamente ai gettoni di presenza che ai tempi a disposizione dei consiglieri per l’espletamento delle loro funzioni”.

Solo per citare qualche esempio, il Comune di Alessandria, di circa 94.000 abitanti, corrisponde un gettone di presenza di poco più di 36 euro. Il raggiungimento del tetto massimo mensile (1/4 dell’indennità del sindaco) viene quindi raggiunto solo se i consiglieri si riuniscono, tra Consigli e Commissioni, almeno 36 volte. Di contro, i comuni siciliani, in virtù del regime a statuto speciale della Regione, pagano un gettone che è anche triplo rispetto ad altri comuni italiani di pari dimensioni (a Palermo, per esempio ammonta a 157 euro).

Differenze di rilievo sono risultate evidenti anche relativamente ai tempi di cui i consiglieri possono disporre per espletare la propria funzione, al numero delle Commissioni consiliari permanenti previste dai vari Statuti, nonché al limite di partecipazione alle stesse.

“Partendo da queste evidenze – ha sottolineato il presidente Gugliemi – abbiamo concluso l’incontro con la proposta di elaborazione di uno schema di regolamento comunale tipo, che possa armonizzare quanto più possibile la disciplina delle attività consiliari di tutti i comuni nell’ambito delle norme dettate dal D.Lgs. 267/2000, dandoci appuntamento ad Arezzo per il prossimo direttivo.”

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