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Coronavirus, dimesso un paziente. L’Istituto di sanità: in Molise pochi malati, giusta scelta della Regione

In merito alla decisione di imporre la quarantena a chi proviene dalle zone rosse del Nord Italia


CAMPOBASSO. Coronavirus, niente nuovi casi ma una buona notizia in Molise, dove uno dei 17 pazienti risultati positivi al Covid-19 è stato dimesso dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, dov’era ricoverato da diversi giorni. Continuerà la terapia a casa, poi sarà sottoposto a altri tamponi, per verificare la guarigione completa.

Una buona notizia, quella confermata dal direttore generale dell’Asrem, Orestre Florenzano, che segue l’allarme per le situazioni di Termoli, Montenero di Bisaccia e negli ultimi giorni anche Campobasso, dopo la notizia dello studente universitario tornato da Milano e risultato infetto.“La novità è che non ci sono novità”, ha aggiunto ancora Florenzano, che ha confermato l’altra buona notizia: tutti negativi i test effettuati nelle ultime ore.

Intanto l’Istituto superiore di sanità plaude all’esempio Molise. “E’ una delle regioni che ha pochi casi, quindi cercare di contenere l’ingresso di nuove persone è corretto“, ha dichiarato Paolo D’Ancona, epidemiologo dell’Iss, in una conferenza stampa della Protezione civile di Roma. “Giusta – ha quindi specificato – la decisione del governatore Donato Toma, che ha stabilito l’obbligo di auto-quarantena per chi proviene da zone rosse del Nord Italia”.

“Ad oggi – ha specificato in proposito proprio Toma – 240 persone sono in auto-quarantena a seguito della mia ordinanza dell’8 marzo e 200 in sorveglianza, perché provenienti non da regioni rosse, ma da zone in cui c’era almeno un caso”.

Due i ‘cluster’, per un totale appunto di 17 positivi: uno riconducibile al Nord; l’altro alla Campania. Relativamente a quest’ultimo sono stati colpiti 4 persone della stessa famiglia. Nel cluster Nord, invece 13 persone. Dei 17 casi due sono negativizzati. Si aspetta dunque qualche altra dimissione ospedaliera.

Resta comunque lo stato di attenzione per la possibile presenza in regione di persone, rientrate dalle aree di cordone sanitario, che potrebbero non essersi denunciate, “Da ‘Io resto a casa’ – ha detto ancora il presidente della Regione – una frotta di persone dal Nord è arrivato in Molise. Denunciati 240 ingressi ma noi ipotizziamo siano di più. Io continuo ad imporre loro la quarantena, che qualcuno interpreta che non sia prevista. Invece lo è”.

La notizia di un nuovo massiccio afflusso di passeggeri dal Nord nelle regioni del centrosud, denunciata anche dai governatori, è stata però smentita dal ministro delle Infrastrutture.

“Dalle società del trasporto ferroviario nazionale – ha dichiarato Paola De Micheli – riceviamo le rilevazioni sul numero di coloro che si sono spostati da tutto il Nord a tutto il Sud negli ultimi due venerdì. Possiamo affermare – continua – che non c’è stato nessun esodo, né ieri, né la scorsa settimana, in quanto il numero di persone che da tutto il Nord ha raggiunto tutte le destinazioni del Sud con i treni è pari a qualche centinaio in totale. Il governo – ha aggiunto il ministro – ha garantito e sta attuando le misure che consentono alle persone di spostarsi esclusivamente per esigenze lavorative inderogabili o per motivi sanitari urgenti e improcrastinabili. Resta quindi forte la raccomandazione di evitare in tutti i modi gli spostamenti non urgenti o vitali”.

Spiegazione rassicurante a cui è però seguito un provvedimento che è finalizzato a dare maggiori garanzie: stop ai treni notturni. Già da oggi.

 C.S. 

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