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Asili nido a forte rischio, Tartaglione: subito azioni concrete per ripartire a settembre

Nessun riferimento specifico nelle linee guida per il prossimo anno scolastico, situazione delicatissima soprattutto al Centrosud: “Migliaia di bambini potrebbero rimanere esclusi”, fa presente l’onorevole di Fi nella sua interrogazione al ministro dell’Istruzione


ROMA. Quali iniziative si intendono adottare per elaborare con urgenza linee guida chiare ed esaustive in vista della riapertura degli asili nido e dei servizi educativi per la prima infanzia? A chiederlo è l’onorevole Annaelsa Tartaglione, attraverso una interrogazione al ministro dell’Istruzione presentata oggi alla Camera dei deputati. 

Il Covid ha inevitabilmente e profondamente condizionato l’anno scolastico appena trascorso, così come condizionerà le scelte per la ripresa a settembre delle attività. “Ma sono ancora molti gli interrogativi – afferma la parlamentare di FI – a cui dare risposta e le questioni da risolvere. La situazione più delicata riguarda proprio gli asili nido e le scuole per l’infanzia, perché alcuni degli accorgimenti utili a mantenere le distanze e a svolgere le lezioni in sicurezza nelle altre classi non saranno applicabili ovviamente con i bambini di età inferiore a sei anni”. 

Mancano, a riguardo, nelle linee guida del piano scuola 2020-2021 riferimenti specifici. Per questa ragione, l’esponente azzurra spinge per l’adozione urgente di misure particolarmente attente alla garanzia del rispetto non solo delle prescrizioni sanitarie ma anche della qualità pedagogica delle relazioni. “Migliaia di bambini – spiega – rischiano di rimanere senza nido. Già prima del Coronavirus, infatti, si registrava una carenza strutturale nella disponibilità di servizi educativi per la prima infanzia rispetto al potenziale bacino di utenza e una distribuzione disomogenea sul territorio nazionale, con le regioni del Centrosud in maggiore difficoltà. I posti disponibili – conclude la coordinatrice di Forza Italia in Molise – erano già al di sotto delle richieste e adesso l’emergenza Covid rischia, se non si interviene presto e in maniera autorevole con le misure necessarie, di far precipitare ulteriormente la situazione. E un Paese che aspira ad essere moderno, civile e competitivo in materia di istruzione, cultura e diritti civili, tutto ciò non se lo può permettere”.

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