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Isernia, la verità di De Toma: cacciata dal sindaco per le nomine nel Nucleo di valutazione

Scoppia il caso dopo la revoca dell’assessore, che nega la contiguità coi Popolari, rivendica di aver sempre votato le delibere in Giunta e svela di aver puntato i piedi – insieme ad altri tre membri dell’esecutivo – soltanto per una recente procedura, da lei giudicata molto poco trasparente. L’amaro sfogo: “Avvisata della mia defenestrazione con una mezza telefonata dopo 7 anni di sostegno”. Ufficializzata la sua adesione a Fratelli d’Italia. LA VIDEOINTERVISTA


di Pasquale Bartolomeo

 ISERNIA. La prima novità è la scelta della sede: via Libero Testa, storica roccaforte di Michele Iorio a Isernia, per ufficializzare il suo passaggio nelle file di Fratelli d’Italia.

Ma Sonia De Toma, ex assessore all’Istruzione del Comune di Isernia, il passaggio lo avrebbe fatto comunque, a fine mandato, per una questione di “rispetto verso la lista Isernia in Comune, in cui sono stata eletta”. Usa spesso la parola “rispetto”, l’ex assessore al Comune di Isernia, revocata giovedì scorso dal sindaco Giacomo d’Apollonio per presunti contrasti politici esacerbatisi negli ultimi mesi. Nel corso della conferenza stampa di stamani, De Toma ha raccontato la sua verità, rivendicando in particolare il rispetto della linea di maggioranza e della Giunta, esprimendo un voto sempre favorevole alle delibere dell’esecutivo.

Con un’eccezione, neppure sfociata in un voto contrario: la perplessità sull’iter della delibera inerente al bando per la nomina dei componenti del Nucleo Integrato di Valutazione lo scorso 3 settembre. Successivamente, con determina dirigenziale, si approva e pubblica l’avviso per la nomina dei componenti del Nucleo, con termine di scadenza fissato al giorno 16 ottobre 2020. Il 17 settembre, però, alle ore 12,45 improvvisamente “spariva dell’albo pretorio” la determina succitata: con 8 domande già inoltrate e arrivate a destinazione.  L’8 ottobre, racconta De Toma, il sindaco chiede la sospensione della procedura e la modifica della delibera, in quanto i requisiti richiesti nel bando erano ritenuti non congrui e manifestamente illogici. Modifica che viene disposta con determina n. 1945 del 13 ottobre 2020.

Quando poi in Giunta più di un assessore, tra cui De Toma, evidenzia forti perplessità, il segretario comunale è invitato a un accertamento: ma nelle successive sedute nulla viene detto, anzi. Viene presentata una proposta modificativa della delibera non tenendo conto di un iter già avviato, “con l’aggravante della scomparsa dall’albo pretorio della determina”.

Sul caso, va ricordato, il capogruppo dei Popolari per l’Italia Gianni Fantozzi ha presentato un’apposita interrogazione e resta in attesa di risposta. Proprio i Popolari, più volte, sono stati la vera spina nel fianco del sindaco. De Toma, nel 2016, era stata eletta nella lista del primo cittadino, ‘Isernia in Comune’. Ma più volte gli stessi componenti di quel gruppo, fedelissimi di d’Apollonio, l’avevano accostata ai Popolari, ritenendola il loro assessore di fatto. Eppure, formalmente, non c’è mai stato nulla. De Toma lo dice chiaramente: “Se avessi voluto fare passaggi con Vincenzo Niro, mi avrebbe accolto a braccia aperte. Ma il mio percorso politico è stato e sarà altro”. Di qui la scelta di Fratelli d’Italia.

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