HomeSenza categoriaIl “circolo vizioso” dei vaccini: la segnalazione del personale scolastico vulnerabile

Il “circolo vizioso” dei vaccini: la segnalazione del personale scolastico vulnerabile

Il caso di due isernini costretti ad andare al PalaUnimol di Campobasso ma, in quanto affetti da specifiche patologie, senza poter essere vaccinati con Astrazeneca. Hanno diritto a un altro tipo di siero, ma dopo un mese non riescono ad avere ancora la prima dose


ISERNIA-CAMPOBASSO. ‘Prigionieri’ delle liste di vaccinazione, nonostante la fragilità accertata, e senza aver ricevuto neppure la prima dose a oltre un mese dalla prenotazione. È quanto segnalato alla nostra redazione da due persone appartenenti al personale scolastico della provincia di Isernia, aventi un’esenzione riconosciuta per una grave diabetologia.

Per loro, che si sono prenotati rispettivamente il 27 febbraio e il 1^ marzo, il vaccino non si è ancora visto. Eppure, il lavoro in presenza ricomincia subito dopo Pasqua e, senza vaccino, per chi è particolarmente vulnerabile il rischio aumenta non poco.

In fase di adesione al sistema informatico di prenotazione vaccini della Regione Molise, entrambi hanno dichiarato di essere in condizione di ‘vulnerabilità’ e, come tutto il personale scolastico, sono stati convocati al PalaUnimol di Campobasso, per il quale l’organizzazione finora si è dimostrata impeccabile.

Giunti sul posto una volta ricevuto il messaggio di convocazione, come da prassi il medico vaccinatore dedicato ha effettuato un’anamnesi, riscontrando la fragilità dichiarata. Questo si traduce nel fatto che non potrà essere somministrato loro il vaccino Astrazeneca, ma un siero di tipo Pfizer o Moderna. Tuttavia, secondo quanto appreso dagli interessati quello stesso giorno, presso il PalaUnimol le dosi a disposizione sono soltanto quelle del tipo Astrazeneca, non altre. Vengono dunque rimandati a casa in quanto inseriti in un elenco di persone da vaccinare ‘a parte’, in altra data e orario.

Quando arriva il secondo messaggio di convocazione, però, i due isernini ricevono una chiamata sempre presso il PalaUnimol. Dunque, chiamano il numero verde dedicato per avere certezza che possano fare un vaccino diverso da Astrazeneca, lì a Campobasso, ma così non è. Dunque, c’è il rischio di dover tornare una seconda volta a vuoto a Campobasso perché il sistema informatico non consente di passare dalla lista del personale scolastico a quella dei ‘soli’ vulnerabili.

“Se torniamo a Campobasso una seconda volta – questo quanto dichiarato a isNews – rischiamo di essere rimandati a casa come già accaduto, perché al PalaUnimol ci è stato detto che fanno solo il vaccino Astrazeneca e noi dobbiamo riceverne un altro. Non è ben chiaro dove bisogna andare, in alternativa, e chi ci ha risposto non ha saputo darci ragguagli. Intanto il tempo passa e presto dovremo tornare a lavorare a scuola, senza aver fatto il vaccino. La paura è di esserci infilati in un circolo vizioso, visto che il personale scolastico deve passare per forza per il PalaUnimol”.

Il risultato è che, a un mese dalla prima prenotazione, queste persone non vengono ancora vaccinate. La situazione è stata portata all’attenzione dei vertici Asrem, telefonicamente e per iscritto, ma senza esito. Uno dei due pazienti vulnerabili ha anche chiesto di essere inserito in lista per lo Pfizer qualora avanzino delle dosi, ma dal centro vaccinale dove si è rivolto si è sentito rispondere che gli elenchi delle persone da vaccinare a disposizione, giorno per giorno, comprendono solo i nominativi “di oggi e domani”, situazione questa che restringe il campo di azione.

Attraverso le colonne di isNews questi lavoratori del mondo della scuola, dunque, rilanciano la necessità di essere vaccinati, subito, e con il siero ‘giusto’, come da anamnesi medica. Vedremo.

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui e salva il contatto!

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img