Invocato il codice comportamentale interno all’Asrem: provvedimento nei confronti del professionista in servizio presso il centro di Senologia di Isernia per alcune dichiarazioni rilasciate lo scorso aprile sugli effetti della pandemia in Molise che sarebbero risultate lesive dell’Azienda sanitaria
ISERNIA. La cosiddetta ‘norma bavaglio’ dell’Azienda sanitaria regionale colpisce ancora. Avviato dall’Asrem, nella persona del direttore generale, un provvedimento disciplinare interno nei confronti del dottor Ettore Rispoli, noto medico in servizio presso il centro di Senologia dell’ospedale Veneziale di Isernia.
Questi dovrà rispondere dinanzi all’Ufficio di disciplina delle dichiarazioni rilasciate lo scorso aprile ad una testata giornalista locale in merito alla pandemia da Covid, in particolare sugli effetti della stessa in Molise. E rischia, nel peggiore dei casi, dure sanzioni.
Una vicenda che richiama alla mente quando accaduto negli anni scorsi all’altro noto medico, primario del Pronto Soccorso del Veneziale, Lucio Pastore, destinatario di procedimenti e provvedimenti da parte dell’azienda sanitaria per le continue denunce perpetrate a mezzo stampa circa lo stato della sanità pubblica in Molise e i presunti favoritismi della politica e delle istituzioni verso il comparto privato. Denunce sfociate in numerose manifestazioni di protesta, che gli sono valse la sospensione dal servizio, avverso cui si è reso necessario il ricorso alla magistratura e che gli costarono, pro tempore, anche la perdita del ruolo di primario, poi restituitagli a seguito di opposizione legale.
Dunque, una situazione già vista che pone di nuovo sotto i riflettori la questione della libertà di espressione da parte dei medici. Ora si attendono gli esiti. Ma non si esclude che anche in questo caso montino le proteste a sostegno di Rispoli e del suo operato, da sempre molto apprezzato dalle pazienti.
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