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D’Uva fa appello al voto disgiunto e spiega come creare nuovi posti di lavoro attraverso il turismo

Acqua Solfurea, Paleolitico, eremo dei Santissimi Cosma e Damiano, auditorium, ma anche un acquapark. Questo e tanto altro nel programma di Gianni D’Uva, candidato sindaco indipendente, illustrato oggi pomeriggio durante il comizio elettorale in piazza Stazione sui temi del turismo e della cultura. Ad aprire i lavori, il figlio del candidato, Giustino D’Uva, con un intervento sulla situazione politica nazionale, della quale ha stigmatizzato gli inciuci tra i partiti. Gli accordi sotterranei nei palazzi romani smentiscono la netta contrapposizione tra i vari schieramenti in campo alle Comunali di Isernia, “ma da certi giochi di potere anche i rappresentanti politici locali non sembrano affatto essere estranei”, ha dichiarato Giustino D’Uva. Subito dopo ha preso la parola l’ex assessore: “Apprezzo che il candidato sindaco del centrosinistra, Ugo De Vivo, abbia accettato il confronto in piazza da me auspicato – ha esordito – anche se resta da vedere come e quando sarà organizzato. Dispiace, tuttavia, che abbia mostrato di ascoltare solo la mia battuta ‘contro’ di lui, ma non abbia invece risposto nulla sui miei durissimi attacchi alla sua coalizione. Domani sera, in ogni caso, si terrà un confronto tra i vari candidati nella sala consiliare del Comune. Non so chi parteciperà e avrei preferito la piazza, ma per ora va bene lo stesso”. Di qui, poi, una forte lagnanza nei confronti del Municipio “per il grave ritardo con il quale si è lavorato alla preparazione della scheda elettorale e dei fac-simile”. E, a seguire, un nuovo appello al voto disgiunto, con D’Uva che ha dato il meglio di sé parafrasando a suo modo una massima di Giovanni Guareschi: “Ricordati che nella cabina elettorale Dio ti vede, ma Rosa Iorio no”. Ma è sul programma che il candidato, naturalmente, si è soffermato più a lungo: “Punteremo molto sul turismo, in particolar modo a carattere culturale, ambientale e termale – ha spiegato D’Uva – Saranno molte, infatti, le occasioni di lavoro che potranno essere create in questo ambito per tutti i soggetti coinvolti nelle attività di promozione e fruizione dei prodotti turistici. Grande rilievo intendiamo dare al rilancio delle terme sulfuree, presso le quali pensiamo di creare un centro di salute e benessere, funzionalmente collegato con la struttura privata dell’Igea Medica e con il fabbricato comunale adiacente, da adibire a struttura ricettiva. Ma essenziale sarà anche lo sfruttamento a fini turistico-culturali del museo Paleolitico, che ci impegniamo a completare in tempi ragionevolmente brevi, per inserirlo in un parco scientifico paleontologico (Paleoparco) da promuovere a livello nazionale e internazionale, interconnesso con le altre emergenze archeologiche della città. Ci riferiamo – ha aggiunto l’ingegnere – alla Chiesa di S. Maria delle Monache, al Museo Civico, agli scavi archeologici della Cattedrale e di Piazza S. Pietro Celestino, al Santuario rupestre di S. Maria dell’Altopede, in località Riporsi, alla sovrastante torre medioevale della Famiglia “de Rebursa” e ai ruderi della Chiesa di S. Pietro Celestino”. Per D’Uva è di fondamentale importanza il recupero della tradizione dell’Eremo dei Santissimi Cosma e Damiano, in altri tempi rinomato non solo nel Molise, ma in tutto il centro Italia. “I tempi mutati – ha argomentato – impongono per la sua rivalutazione la realizzazione di una adeguata strada di accesso, per consentire agli autobus turistici di raggiungerlo facilmente. Allo scopo noi riteniamo opportuno sistemare la strada interpoderale Valle Carpino che dallo svincolo di Isernia S. Spirito, in contrada Rio, raggiunge il parcheggio realizzato dalla Curia vescovile nei pressi del santuario. Significativa sarà anche l’idea di istituire nel giorno della ricorrenza del Santo Patrono un “corteo storico di S. Pietro Celestino”. Ma il progetto forse più innovativo di tutti, per l’attrazione di flussi turistici durante il periodo estivo, sembra essere quello della realizzazione di un parco acquatico (acquapark), “che proponiamo di realizzare in località Fontecostanzo, nelle adiacenze del fiume Cavaliere”. Capitolo auditorium: “Affronteremo nel migliore dei modi possibile il tema – ha garantito D’Uva – inteso come risorsa della nostra città e non come un problema. Sarà ovviamente necessario attendere le risultanze dell’indagine giudiziaria in corso, esaminare compiutamente la documentazione per quantizzare i finanziamenti necessari per completare l’opera ed infine risolvere il contenzioso incombente con gli eredi del proprietario dell’area, che oltre cento anni fa concesse l’area al Comune in comodato gratuito, ma con l’obbligo del suo utilizzo quale area sportiva. La nostra idea per l’utilizzo dell’auditorium è quella di creare al suo interno una scuola di eccellenza per la musica, la danza, il canto, la recitazione, il teatro, le arti figurative e la cultura, sfruttandolo sinergicamente con il Conservatorio di Campobasso e l’Istituto d’Arte di Isernia, ma inserendolo nel contesto internazionale di tale tipo di strutture, anche al fine di reperire i necessari finanziamenti europei e statali destinati all’industria culturale di alto livello”. Sinergicamente potrebbero istituirsi corsi di laurea universitari ad hoc e borse di studio per giovani talenti, ma anche organizzare concerti di musica leggera nell’arena all’aperto sovrastante la struttura,  tenendo inoltre eventi mondani nella sala principale”. Infine, nella struttura “potrebbe trovare posto uno spazio fieristico per gli artigiani e gli operatori dell’artigianato artistico – ha concluso D’Uva – ma anche una mostra permanente di arte moderna”.

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