HomeSenza categoriaPietracupa: "Non andremo da Frattura col cappello in mano"

Pietracupa: "Non andremo da Frattura col cappello in mano"

Mario Pietracupa e Vincenzo Cotugno
Mario Pietracupa e Vincenzo Cotugno

CAMPOBASSO. Indignazione mista a fiducia, con un pizzico d’ironia. Le dichiarazioni del coordinatore regionale di Rialzati Molise, Mario Pietracupa  sono un miscuglio di questi sentimenti. Lo sdegno è rivolto a quanto accaduto in Consiglio regionale la scorsa settimana. Vincenzo Cotugno, il consigliere più votato della maggioranza di centrosinistra è stato beffato: lo scranno più alto di Palazzo Moffa è andato a Vincenzo Niro. “Quello che è successo in Molise – ha affermato Pietracupa – non si è mai visto nemmeno nel Burundi”. Una situazione paradossale che, tuttavia, a sentire il coordinatore regionale del movimento, non merita di essere drammatizzata: “I cittadini sono stufi di queste ‘tarantelle’ – ha dichiarato Pietracupa– allo stesso tempo, però, hanno problemi più seri ai quali pensare, hanno persino difficoltà a sopravvivere”. Ma il danno subito da Rialzati Molise è un dato di fatto. Sono i numeri a parlare: oltre 4mila preferenze per Cotugno alle ultime elezioni Regionali. Perciò è difficile credere che la seconda forza della maggioranza incassi il colpo senza provare a reagire. Pietracupa, tuttavia, non lascia trapelare nulla su quale potrebbe essere la contromossa di Rialzati Molise. Ammesso che ce ne sia una. La fuoriuscita dalla coalizione di centrosinistra è esclusa. La maggioranza, dunque, appare blindata. “Aspettiamo che il presidente Paolo Frattura faccia le sue scelte – ha affermato Pietracupa –  la responsabilità di quanto accaduto non è colpa sua, è una scelta che ha subito, ma adesso è sua la responsabilità di riuscire a trovare una soluzione”. Nessuna intenzione di fare pressing sul governatore della Regione: “Noi – ha concluso Pietracupa – a differenza di altri, che sono andati col cappello in mano da Frattura, non abbiamo mai chiesto nulla e non lo faremo neppure in questo caso”. La patata bollente, dunque, è rimessa nelle mani di Frattura. Il rimpasto di Giunta appare la soluzione meno probabile. Un’altra possibilità riguarda la concessione a Cotugno di una delega da assessore – pur restando semplice consigliere – tra quelle che il presidente ha tenuto per sé: bilancio, energia, programmazione e sanità. Oppure, ancora, Frattura potrebbe ricompensare Rialzati Molise con la nomina di un suo esponente di spicco al vertice di uno o più enti subregionali, quali Molise Acque o Finmolise.  Ma non è cosa scontata che il cosiddetto ‘gruppo Patriciello’ potrà, in questo modo, considerarsi soddisfatto.

VD

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