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Rialzati Molise, Pietracupa lascia il coordinamento regionale

In concomitanza con l’annuncio delle dimissioni dal Consiglio comunale di Venafro, il presidente della fondazione Neuromed ha annunciato di voler rinunciare all’incarico di vertice del movimento. Intanto, il sindaco Sorbo replica: “Il bene della comunità venafrana a Pietracupa non interessa”

VENAFRO. Mario Pietracupa lascia. E non solo lo scranno da consigliere di opposizione al Comune di Venafro. Ma anche il ruolo da coordinatore regionale del movimento Rialzati Molise. “La politica si può fare anche senza incarichi”, dice il presidente della fondazione Neuromed e intende dimostrarlo lasciando spazio al “contributo e alle idee di altri”. “Restano le esperienze positive e tra queste l’affermazione del presidente Paolo Frattura, a cui va la piena e rinnovata fiducia, ma non va dimenticata la nostra collocazione di autonomia e di indipendenza”. Con queste parole, Pietracupa, si è voluto congedare dal vertice del movimento che ha portato, nelle ultime Regionali, all’elezione in Consiglio di suo cognato, Vincenzo Cotugno.

Sul fronte comune di Venafro, intanto, è scontro aperto con il sindaco Antonio Sorbo. Alla lettera in cui annuncia le sue dimissioni da consigliere, infatti, Pietracupa ha ‘allegato’ alcune pungenti dichiarazioni che al primo cittadino venafrano non sono piaciute per niente. L’ex presidente del Consiglio regionale, infatti, non si è fatto scrupoli nel definire Sorbo “prepotente, incoerente e populista”. Pietracupa se l’è presa, ad esempio, con il numero degli assessori comunali, che l’attuale primo cittadino ha portato a cinque: “Addirittura – ha esclamato – uno in più di quelli regionali”. Va a toccare anche la scottante questione dell’ospedale SS. Rosario, il dimissionario Pietracupa : “Cosa ha fatto di concreto il sindaco – si domanda – per scongiurare il depotenziamento, se non la chiusura dell’ospedale?”. Ma il motivo principale per cui ha deciso di rassegnare le sue dimissioni – ha spiegato l’esponente di Rialzati Molise – sta nella volontà di non entrare a far parte di un meccanismo basato solo sulle censure e sulla delegittimazione altrui”.

A sostituire il presidente della Fondazione Neuromed nell’assise comunale sarà Carmen Natale, prima dei non eletti della lista “Venafro che vorrei”, definita dallo stesso Pietracupa “giovane e tenace”. Non si è fatta attendere, nel frattempo, la replica di Sorbo, che, attraverso una nota stampa, si è definito “dispiaciuto” per le dimissioni di Pietracupa. Il primo cittadino di Venafro, tuttavia, non se l’è sentita di incassare il colpo degli attacchi nei confronti della sua amministrazione senza reagire. “In poco più di tre mesi – dichiara Sorbo- abbiamo avuto l’onore di vedere il consigliere Pietracupa negli uffici comunali soltanto una volta, la sera del Consiglio di insediamento, tanto che ci eravamo preoccupati. Non si è presentato nemmeno personalmente a protocollare le dimissioni, preferendo inviarle ‘a distanza’”. Anche sulla questione dell’ospedale, Sorbo ha avuto qualcosa da replicare: “E’ paradossale che proprio lui voglia dare lezioni circa la difesa dell’ospedale e della sanità pubblica, lui che in sei anni di mandato alla Regione, dove ha ricoperto incarichi importanti (presidente del Consiglio regionale, assessore regionale e vicepresidente della Giunta regionale) grazie ai quali aveva ampia possibilità di incidere nelle scelte effettuate nel riordino della sanità regionale, non ha speso mai una parola a difesa del Ss. Rosario. L’amministrazione che mi onoro di rappresentare, sin dal primo giorno del suo insediamento si è schierata senza “se” e senza “ma” al fianco del comitato Ss. Rosario”.

A proposito del numero degli assessori comunali, invece, che a detta di Pietracupa sarebbero troppi, Sorbo ha voluto ricordare come lo stesso leader di Rialzati Molise “a livello regionale è uno di quelli che più si è battuto e si sta battendo perché il presidente Frattura nomini il quinto assessore regionale assegnando tale incarico (che costerebbe non meno di 16 mila euro al mese) proprio al suo movimento”. “Penso – ha concluso il sindaco Sorbo – che sarebbe stato più onesto, anziché nascondersi dietro argomentazioni pretestuose e false, dire la verità ai cittadini, e cioè che il bene comune della collettività venafrana a Pietracupa non interessava e non interessa”. 

VD

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