HomeSenza categoriaD'Alia: la Regione Molise non rischia, ma le Province vanno ridisegnate

D’Alia: la Regione Molise non rischia, ma le Province vanno ridisegnate

Il ministro in visita a Isernia e Castelpetroso. L’autonomia degli enti locali al centro del suo intervento

ISERNIA. Le Province chiuderanno, quasi certamente, tutte. Anche qualche Comune, nell’ottica della spending review, è di troppo. Ciò che non è in discussione, invece, è l’autonomia regionale. parola del ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia, che raccogliendo l’invito dei vertici regionali dell’Udc, è stato in visita a Isernia nella gioranta di ieri. Ad accoglierlo a Palazzo San Francesco c’era il sindaco Luigi Brasiello. “Non ho fatto nessuna promessa al primo cittadino – ha affermato il ministro alla stampa – come del resto lui non ha fatto promesse in campagna elettorale, sono cose che non funzionano più. C’è stato solo uno scambio di vedute sul governo della città e sui problemi reali dei cittadini e lui ha giustamente sondato la disponibilità del governo nel dare una mano agli Enti pubblici”. Insieme al sindaco e al ministro, erano presenti vari esponenti di spicco della olitica locale: Teresio Di Pietro, Peppe Sabusco, Mimmo Izzi ed il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro. All’interno della sala consiliare, il ministro ha toccato vari temi: dal futuro degli enti locali, alla spending rewiev senza tralasciare l’abolizione delle Provincie. D’Alia ha saputo ben focalizzarsi sui problemi che attanagliano il capoluogo pentro; a riguardo, e dinanzi anche al presidente della Provincia Luigi Mazzuto, ha spiegato: “E’ un tema generale che non riguarda solo Isernia, ma concerne il ruolo delle Province in senso generico e del governo dei territori, riguardando le reali dimensioni degli enti chiamati a governare i territori stessi. Il nostro è un Paese straordinario che consta di ottomila comuni, ed io oggi onestamente non so se possiamo ancora permetterci di avere ottomila centri di potere”. Temi caldi sono anche quelli a livello nazionale: ” Penso che il governo non sia a rischio e che stia facendo bene”. Su Berlusconi invece spiega: “Credo che le sue parole abbiano un sapore antico, non ha spiegato cose nuove, abbiamo compreso che lui ritiene che questo governo debba andare avanti e che non intende assumersi la responsabilità di farlo cadere. Penso che ora bisogna passare ai fatti: il governo sta portando in parlamento tante proposte per il bene del Paese, ora ci si deve concentrare su questo. I guastatori che stanno dentro tutti i partiti devono mettersi in ferie, lasciandoci fare le cose che servono all’Italia”. Il ministro per la pubblica amministrazione ha poi salutato Isernia per trasferirsi a Castelpetroso nell’auditorium adiacente la basilica dell’Addolorata di Castelpetroso, dove ha partecipato al convegno organizzato in occasione del 50° anniversario della nascita della Regione. In tale evento si è affrontato il tema dell’autonomia dellle Regioni medesime e i compiti differenziati rispetto allo stato centrale. “Per noi i governi del territorio sono risorse e sono felice d’essere in Molise per la celebrazione dei suoi 50 anni. Credo che questo mezzo secolo d’autonomia sia stato un motivo di crescita culturale, sociale, economica per tutti i molisani. Però oggi si impone una seria riflessione: dobbiamo interrogarci su come rilanciare e rendere efficiente il sistema ed è un problema che non riguarda solo il Molise, ma tutte le Regioni. Dobbiamo capire come riorganizzare il sistema.” A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio regionale Niro, il quale ha omaggiato il ministro con una spilla ricordo del cinquantenario “affinché il ministro sia portavoce a Roma delle nostre istanze”. Successivamente è intervenuto anche l’arcivescovo di Campobasso Giancarlo Maria Bregantini, che ha spiegato come cambierà lo status del sacro edificio: “A dire il vero non ci sono modifiche sostanziali se non a livello di piccole liturgie o di facilitazioni per le indulgenze. Ciò che dobbiamo cogliere è il premio che è stato conferito a questo territorio, un dono importante a livello storico. L’elevazione del santuario a basilica elevi anche il nostro animo”. Il vescovo ha chiuso la serata ringraziando la fonderia Marinelli di Agnone e ricordando che l’azienda sta lavorando su una grande campana da fondere per le prossime giornate mondiali della gioventù a Cracovia.
 

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