HomeNotizieSPORTIncassi allo stadio, scontro aperto tra Petrangelo e l’Isernia Fc

Incassi allo stadio, scontro aperto tra Petrangelo e l’Isernia Fc

ISERNIA. Ancora clima rovente in casa Isernia. Nonostante le dimissioni avvenute una settimana fa, continua la diatriba tra Dino Petrangelo e il team biancoceleste. Dinanzi alle telecamere di una nota emittente locale, l’ex ds, con carte alla mano, ha ribadito la sua posizione in merito alle accuse mosse dai calciatori riguardo l’utilizzo dell’incasso delle partite e degli emolumenti non corrisposti. “Ho preso l’impegno di riportare il titolo a Isernia – dichiara Petrangelo – e ho deciso di sposare questa causa, ma sono stato abbandonato e lasciato solo. Sono stato chiaro sin dall’inizio: ero disposto a mantenere l’impegno preso, ma erano necessari una programmazione definita e un assetto societario. Poi, all’improvviso, la settimana scorsa è successo quello che ormai è noto a tutti: sono stato accusato di cose mai commesse tra cui, addirittura, di essermi impossessato dell’incasso delle partite. Cosa ci avrei fatto?”.

L’ex direttore sportivo ha mostrato alle telecamere i documenti che sosterrebbero le sue affermazioni: “Gli incassi, pari a 3.600 euro, sono serviti per coprire trasferte costate 5.500 euro, tre delle quali sono state pagate da altre due persone. Inoltre, ho speso altri 5.000 euro di rimborsi. Non ho nulla da nascondere – ha continuato Petrangelo – posso dimostrare tutto. Per dieci giorni sono stato zitto perché volevo valutare il da farsi, ma nel frattempo mi hanno fatto passare per quello che non sono. Ho dato tanto all’Isernia e sono stato attaccato ingiustamente”.

Per quanto riguarda gli stipendi non corrisposti ai calciatori, l’ex ds ha puntualizzato: “Abbiamo incassato 3.600 euro. A dicembre sono rimasti solo quattro o cinque giocatori e molti hanno ingiustamente dichiarato di non prendere lo stipendio da sei o sette mesi, tra cui Panico, rientrato dal prestito del Bojano il 25 ottobre”. Petrangelo ha smentito tutto mostrando contratto e ricevuta di pagamento con la firma dal capitano. “Anche Mirko Riccardi ha percepito il rimborso – ha proseguito – per cui le accuse che mi sono state rivolte sono del tutto ingiuste. L’unica persona che ha preso solo pochi spiccioli è Filippo Argano, preparatore atletico”.

Non si è fatta attendere, tramite comunicato stampa, la replica dei calciatori e dello staff tecnico dell’Isernia, i quali non hanno digerito le affermazioni rilasciate in tv: “A seguito della dichiarazione pubblica dell’ ex (mai rimpianto) ds in un’emittente locale domenica scorsa e in merito ai documenti mostrati nella stessa occasione (senza che ci fosse alcun contraddittorio da parte dei diretti interessati), teniamo a precisare che nessun giocatore ha percepito alcun rimborso, fatta eccezione per un acconto di mezza mensilità corrisposto dal signor Mario Ciampittiello ai giocatori che erano a Isernia da agosto e che avevano pubblicamente richiesto almeno una parte dello stipendio prima delle festività natalizie. Quei soldi, guadagnati a ottobre e ricevuti a metà febbraio, sono da attribuire solo ed esclusivamente al signor Ciampittiello. Teniamo, inoltre, a ribadire che l’incasso di domenica con l’Agnonese ammonta a quasi 2.000 euro, in linea con la media di 200 paganti registrata allo stadio nell’ultimo periodo. L’ex ds, invece, afferma di avere raccolto in sette gare interne la somma complessiva di 3.600 euro. In realtà al termine di ogni partita nessuno ha mai saputo dove finisse l’incasso – ancora la nota dei calciatori – e, puntualmente, giocatori e staff tecnico rimanevano senza neanche i rimborsi per la benzina. È bene che la gente sappia. Ribadiamo, quindi, di essere disposti a un incontro pubblico con l’interessato, alla presenza di sportivi, tifosi e dei genitori di alcuni compagni di squadra, incappati in disavventure indicibili sotto la cattiva gestione di Petrangelo. Il calcio è di chi lo ama, non di chi ne fa un uso strumentale per puri scopi personali. Isernia e l’Isernia meritano rispetto”.

Giu. Cri.

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