ISERNIA. Da nord a sud della penisola italiana ha fatto il giro il grido ‘Io sono contro il dolore’, lo slogan ufficiale della quarta giornata ‘Cento città contro il dolore’. Anche ad Isernia, nei pressi della Cattedrale, pochi giorni fa era presente il banchetto ufficiale dell’iniziativa con la dottoressa Paola Iuorio, anestesista in forza presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Veneziale’. Un’onda di speranza e di impegno, che è stata alimentata dalla immensa passione che anima le centinaia di volontari, medici, specializzandi e amici della fondazione Isal, che sabato hanno messo anima e cuore per informare che il dolore cronico non va sopportato, ma trattato. Ci sono specialisti a cui è possibile rivolgersi per alleviare i gravosi problemi causati da malattie croniche e degenerative. Molti, affetti da queste patologie, che vanno da quelle oncologiche a quelle artrosiche, non sono a conoscenza dei nuovi rimedi che, mediante terapie mirate, alleviano gli effetti negativi. Infatti, grazie alla legge 38 del 2010, le aziende sanitarie sono state vincolate ad attivare ambulatori per la cura del dolore. Nelle strutture specializzate, come quella funzionante anche presso il nosocomio Veneziale, i malati, ma anche i loro familiari, ricevono assistenza. Nuove terapie farmacologiche, alla base degli studi sul dolore, agiscono direttamente sulle cause, garantendo un sollievo non solo fisico, ma anche psicologico ai malati.
L’iniziativa appena svoltasi tende quindi ad informare e sensibilizzare la popolazione, promuovendo anche la raccolta fondi per alimentare la ricerca contro la il dolore cronico. Quella ricerca privata, oggi più che mai importante per garantire continuità alle sperimentazioni in atto.
FC
