HomeREGIONESanità, Iorio favorevole alla riorganizzazione

Sanità, Iorio favorevole alla riorganizzazione

CAMPOBASSO. Nella conferenza stampa di questa mattina l’ex presidente della regione Molise, Michele Iorio, è intervenuto a tutto campo sulla sanità. Usando sia il bastone che la carota con quanto fatto, nelle ultime ore, dal suo successore Paolo Frattura sul tema. L’esponente forzista si è detto d’accordo con il governatore sulla necessità di procedere alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale tramite una apposita legge. Il disappunto è sulla lacunosità con cui si è proceduto, senza alcuna tutela rispetto ad alcuni temi, in apparenza scontati, ma molto importanti come l’eventuale conflittualità operativa tra le due nuove aziende sanitarie o la previsione di ‘stabilimenti’ anziché di presidi ospedalieri. Poi Iorio riporta anche le sue perplessità sulla messa in liquidazione dell’Asrem, mossa che va in controtendenza rispetto a quanto fatto in passato quando si era proceduto alla riduzione, da quattro a una, delle Asl e sul ruolo delle strutture private accreditate. Se Frattura dovesse accogliere i miglioramenti proposti dal gruppo di centrodestra in Consiglio regionale, lo stesso ex presidente si è detto pronto ad avallare la legge.
“I limiti oltre i quali non si può andare – ha dichiarato alle emittenti locali – con la riorganizzazione della sanità sono, oltre alla riconversione ospedaliera delle strutture ospedaliere di Larino e Venafro e della struttura di area disagiata di Agnone, quelli di chiarire con una legge meticolosa il ruolo degli ospedali di Termoli e Isernia, che nella prima bozza vengono definiti ‘stabilimenti’. Il termine non definisce assolutamente l’organizzazione di una struttura sanitaria, sul piano legislativo gli ospedali si chiamano semmai presidi ospedalieri. Anche l’Azienda unica ospedaliera deve avere questa dizione e poi bisogna chiarire, sempre nella legge, che ci saranno dipartimenti di primo livello a Termoli e a Isernia e di secondo livello a Campobasso. Fatte queste definizioni, ci sentiremo più tranquilli anche noi e aderiremo a questa proposta. La liquidazione della Asrem è una formula che può essere anche utile dal punto di vista della gestione del debito, ma nutro qualche perplessità sulla nascita delle due aziende, o meglio sul possibile intreccio delle competenze, vista l’esperienza e lo sforzo di quanto abbiamo fatto in passato per ridurre da quattro a una le Asl. Una riorganizzazione che è durata anni. Va altresì ridefinito il ruolo delle strutture private a partire dal Neuromed, che è un istituto di ricerca nel settore delle neuroscienze, e dalla Cattolica, che ha in convenzione i reparti di Cardiochirurgia e Radioterapia, attività non previste, quantomeno in maniera specifica, dal famoso decreto Balduzzi. In questi casi si potrà prevedere che la Regione attivi convenzioni specifiche con queste strutture accreditate, in maniera da poterle inserire nella programmazione regionale. Questo va fatto con chiarezza, alla luce del sole, per farlo capire ai cittadini. Infine – ha concluso Iorio – ho chiesto al presidente Frattura di attivarsi formalmente, come già feci io, per contestare il debito della sanità rilevato dal Tavolo tecnico ministeriale. In tal modo si potrà addivenire a un chiarimento definitivo sull’importo del debito della sanità che, sono convinto, è di molto inferiore a quanto riportato”.

Fc

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