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Pesche, il bilancio non passa: Comune commissariato

PESCHE. Non sono bastati gli appelli all’unità di intenti lanciati dal vicesindaco di Pesche Selineo Petrecca: infatti, nel Consiglio comunale di oggi il bilancio di previsione non è stato approvato. Ancora una volta i due ex rappresentanti della Giunta, Pietro Travaglini e Domenico Zullo, hanno votato contro risultando decisivi per il sostanziale pareggio, 5 a 5 tra membri di maggioranza e opposizione. In tali casi, come prevede l’articolo 141 comma 1 lettera c del Testo Unico sugli Enti Locali, il Consiglio comunale sarà sciolto e verrà nominato un commissario prefettizio fino alle elezioni che si terranno la prossima primavera.

L’ormai ex sindaco, Ido De Vincenzi, tuttavia non ci sta e torna ad annunciare la propria ricandidatura alle prossime elezione perché i cittadini gli avrebbero mostrato solidarietà, condividendo appieno il suo operato. “Da parte loro – ha chiarito l’ex sindaco – c’è molto malcontento per quello che è successo, come dimostrato nella seduta del Consiglio. I cittadini sono dalla mia parte. Anticipo sin d’ora la mia ricandidatura alle prossime elezioni”.

L’ex amministratore non ha nascosto la sua amarezza soprattutto relativamente alla possibilità che possano essere persi i fondi per l’edilizia scolastica e quelli ottenuti per portare a termine il Piano triennale delle opere pubbliche. A preoccupare è il finanziamento da 1 milione e 300 mila euro ottenuto dal Governo per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico, che avrebbe permesso di far ritornare nelle aule di Pesche i bambini dell’asilo e della scuola elementare, ospitati nell’incubatore di imprese di Pettoranello.

“Adesso con l’arrivo del commissario – ha precisato De Vincenzi – non si sa se sarà possibile mantenere i finanziamenti ottenuti per la scuola e per le altre opere. Nonostante il taglio di 50mila euro di trasferimenti statali, eravamo riusciti a non aumentare le tasse. Ora, invece, non si possono escludere nemmeno eventuali aumenti”. In ultimo De Vincenzi un’ultima frecciatina la riserva ai due dissidenti. ‘Rei’, a suo avviso, di aver ricevuto un amoio mandato dai cittadini sulla base di un preciso programma elettorale e, invece, di aver fatto l’esatto contrario,  ‘tradendo’ per l’appunto quel mandato.

“Non so – ha concluso l’ex primo cittadino – se i componenti della maggioranza che hanno votato contro si sono resi conto dell’importanza di avere una scuola in un paese come il nostro. Tra l’altro i due dissidenti, Travaglini e Zullo, avevano firmato con me il programma elettorale in cui ci impegnavamo a riportare la scuola in paese. Invece, hanno fatto l’esatto contrario non dando alcuna giustificazione valida”.
                                                                                          

Francesco Clemente

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