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Class action azionisti Banca Monte dei Paschi di Siena, entro il 12 ottobre sarà possibile aderire

REGIONE. Il prossimo 12 ottobre si celebrerà l’udienza preliminare contro i vertici della Banca Monte dei Paschi di Siena. Entro quel termine tutti gli azionisti, che hanno detenuto il titolo prima del febbraio 2013, potranno costituirsi parte civile nel celebrando giudizio e chiedere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza ai reati contestati dalla procura della Repubblica di Milano. Gli inquirenti hanno chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio degli ex vertici Mps (Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri) e della banca d’affari Nomura International PLC (Sayeed Sadeq e Raffaele Ricci) per i reati di false comunicazioni sociali e di manipolazione del mercato, con l’aggravante del nocumento del pubblico risparmio per la rappresentazione infedele della situazione patrimoniale di Mps, conseguente ad una serie di complesse operazioni di finanza strutturata.
Reati gravi che hanno portato quasi al fallimento della terza banca italiana (sono stati necessari 2 aumenti di capitale da 5 miliardi di euro ognuno per ripagare i cosiddetti ‘Monti bond’, il prestito che lo stato aveva fatto alla banca per scongiurare il default e ripianare parte dei debiti) e di uno degli istituti di credito più antico del mondo oltre al danno patrimoniale e non perpetrato nei confronti di decine di migliaia di azionisti che hanno creduto nell’operato di top manager risultati inaffidabili. In ragione di ciò gli investitori sono legittimati a richiedere il risarcimento dei danni conseguenti all’acquisto di azioni ad un prezzo superiore rispetto al valore effettivo o alla mancata vendita a causa delle informazioni non veritiere diffuse dalla stessa banca al mercato.
Da ormai due mesi le maggiori associazioni dei consumatori (Movimento Consumatori, Adusbef, Codacons ecc. ecc.) hanno lanciato una class action che possa garantire l’equo risarcimento patito dagli investitori e non si traduca nell’ennesimo caso Parmalat o Cirio, dove le persone hanno perso i risparmi di una vita. E se non altro per ristabilire, una volta per tutte, i principi generali di correttezza e legalità di comportamento degli organi societari e di revisione dei conti delle società quotate in Borsa.
Per aderire basterà richiedere al proprio istituto bancario – dove si ha il conto titoli – la ‘certificazione di possesso continuativo del titolo Mps’; rivolgersi ad una delle suddette associazioni che quantificherà il danno subito. In buona sostanza il danno vantato in sede penale avrà lo stesso importo delle azioni acquistate. Quindi, se l’investitore ha acquistato, prima del febbraio 2013, 10mila euro di azioni Mps potrà vantare un risarcimento di pari importo. Oltre al danno patrimoniale i legali delle associazioni chiederanno anche il danno non patrimoniale che sarà quantificato in via equitativa dal giudice qualora dovesse accertare gli addebiti emersi nella fase investigativa.
                                                                                                                                                             FC

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