ISERNIA. Nell’Italia dei paradossi non poteva mancare l’ennesima stranezza segnalata da alcuni utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico extraurbano. Una singolarità che ci ha lasciati molto perplessi e che merita decisamente attenzione. In pratica, malgrado dal primo ottobre di quest’anno l’azienda Atm abbia attivato la linea Roma-Morcone (Benevento), tratta che prevede tra le fermate intermedie anche quella di Isernia, per gli utenti della provincia pentra non è possibile usufruire del servizio.
I pendolari, pur volendo acquistare il tagliando per il viaggio intermedio, Isernia-Morcone, non possono farlo. Come sia possibile, vi chiederete? Presto detto: l’azienda di trasporto Atm, come risulta dalla corrispondenza che alcuni viaggiatori ci hanno permesso di consultare, si è giustificata con gli interessati adducendo che non sono autorizzati a trasportare le persone direttamente dal Molise alla Campania e viceversa. Il motivo? Non lo prevede la licenza statale in loro possesso. Una difesa che sembrerebbe trovare fondamento nel fatto che le linee statali non devono andare in concorrenza con quelle regionali o con quelle in concessione a Trenitalia. Ma allora, che senso ha prevedere la fermata intermedia, se da Isernia non si può salire sul pullman?
Tutti coloro i quali volessero spostarsi da Isernia verso il Sannio, nonostante sia attiva la tratta Roma-Morcone, dovranno dunque continuare a spezzettare il viaggio: andando prima a Campobasso con il trasporto locale e poi, una volta giunti nel capoluogo di regione, prendere un altro pullman, sempre di compagnie locali, per raggiungere la provincia di Benevento. Un aggravio di tempo, circa il triplo nonostante i pochi chilometri che ci separano dalla Campania, e costi di trasporto più che raddoppiati, che continuano a ricadere sulle spalle dei viaggiatori.
Insomma, ancora una volta i pendolari molisani, già penalizzati dalle criticità quotidiane, devono subire un ulteriore smacco! Non sono bastati reclami e richieste di spiegazioni inoltrate al settore regionale competente. Al momento, si sa soltanto che le istanze sono state protocollate: “Vi faremo sapere”, avrebbe risposto la Regione.