I carabinieri hanno pizzicato tre giovani donne (di cui una minorenne) e un uomo, tutti con precedenti penali. Avevano appena svaligiato un appartamento a Venafro. Intanto a Isernia, la notte scorsa, nuovi colpi sono stati messi a segno nei garage di San Lazzaro. Da verificare se possano esserci connessioni
VENAFRO. Avevano fatto razzia in un appartamento di Venafro, in via Orazio Flacco, per poi passare ad altre abitazioni private e tentare di chiudere l’anno ‘in bellezza’. Ma non l’hanno fatta franca, finendo in manette per effetto di un’operazione dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni della Compagnia di Venafro. Quattro giovani slavi – tre donne, due delle quali di 20 anni e una di 16, e un uomo di 20 – sono stati pizzicati nel primo pomeriggio di oggi mentre stavano tentando il furto in altre case della zona.
Nella circostanza è stata recuperata l’intera refurtiva consistente in gioielli, orologi, monili in oro e denaro contante per un valore complessivo che si aggira intorno ai trentamila euro. I carabinieri hanno anche sequestrato l’auto utilizzata dai malfattori, sulla cui provenienza sono tuttora in corso le indagini, e decine di chiavi, grimaldelli e altri arnesi da scasso per aprire e forzare serrature. Ancora da verificare se parte della refurtiva rinvenuta, oltre al colpo messo a segno a Venafro, possa essere provento di altri furti commessi in provincia di Isernia, e se la banda sia la stessa che nelle ultime ore ha commesso furti anche nel capoluogo pentro. Proprio la notte scorsa, infatti, nuovi colpi sono stati messi a segno nei garage di San Lazzaro, tra via Tiziano, via Venditti e via Caravaggio, dopo la raffica di furti prenatalizi. Portati via utensili vari da giardinaggio, generi alimentari, e un’automobile.
I tre maggiorenni arrestati – l’uomo e due donne – sono stati trasferiti nelle rispettive carceri di Isernia e Chieti, mentre la minore è stata condotta presso il Centro di prima accoglienza dell’Aquila. Grande apprezzamento è stato rivolto ai carabinieri da parte dei cittadini che hanno assistito alla cattura dei quattro, che sono tra l’altro risultavano avere a loro carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.
