HomeSenza categoriaLa Settimana Santa entra nel vivo, oggi la Messa Crismale

La Settimana Santa entra nel vivo, oggi la Messa Crismale

Appuntamento alle 18 nella Cattedrale di Campobasso. Giovedì la Messa in Caena Domini e venerdì la Processione di Cristo Morto e della Madonna Addolorata, con il coro di 700 cantori che intona il ‘Teco Vorrei’


CAMPOBASSO. Con la Messa Crismale si entra nel vivo della Settimana Santa. L’appuntamento è per le 18 in Cattedrale, con la celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Campobasso GianCarlo Bregantini.

La liturgia del Sacro Crisma è carica di significati e tra questi la benedizione del Sanctum Crisma, olio degli infermi e dei catecumeni. Il crisma è un composto di essenze e profumi tipici di diverse località in segno di unità. “Per questo – recita il testo dell’omelia odierna di Bregantini – l’olio preziosissimo del Crisma si fa messaggio per il Sinodo. E’ profumatissimo, per l’aggiunta di ben 45 essenze, che si legano al profumo intensissimo del bergamotto, che ogni anno ci viene regalato dalla comunità di Locri, seguendo una tradizione ormai consolidata, da me iniziata nel 2006 come gesto di gratitudine per il concreto sostegno avuto nei giorni della violenza mafiosa. Quest’anno, poi, la Chiesa di Locri ci ha dato un forte segno di riscatto sociale. Atteso e unitario. Quanto ho gioito – ha rimarcato Bregantini – nel vedere finalmente uniti fitti i vescovi della Calabria, insieme in preghiera sulla piazza, nel leggere i nomi delle vittime di mafia”.

Dalla Messa Crismale, il Triduo Pasquale del Signore crocifisso sepolto e risorto è centro di tutto l’anno liturgico, che culminerà nella domenica di Pasqua. Il fascino del Triduo consiste anzitutto nel celebrare quasi in tempo reale (secondo antichi documenti in una sorta di Orologio della Passione) ogni momento vissuto da Gesù a partire dall’Ultima Cena (Messa in Coena Domini, giovedì alle 18 in Cattedrale), passando per la possibilità di vegliare con lui nel Getsemani durante la notte tra giovedì e venerdì, adorazione notturna in tutte le chiese della diocesi, fino ad arrivare alla Passione del Venerdì Santo, con il canto del Passio, l’adorazione della Croce e l’austera solennità che introduce al silenzio del Sabato Santo.

Oltre ai momenti liturgici ci sarà quello della pietà popolare con la processione del Cristo morto e dell’Addolorata, lungo le vie della città accompagnati dal Canto del ‘Teco Vorrei, o Signor’ composto dal maestro De Nigris di Campobasso su versi del Metastasio eseguito da 700 cantori popolari diretti dal maestro Antonio Colasurdo, accompagnato dall’unione di bande musicali riunite per l’occasione. Il triduo nelle sue diverse tappe culmina con la veglia pasquale di Resurrezione di sabato e con le Celebrazioni Eucaristiche di domenica, Pasqua di Resurrezione. ‘Il Signore della vita, che era morto, ora regna vivo!, questo il messaggio.

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