HomeSenza categoriaCentrosinistra da ricostruire: Venittelli posa la prima pietra

Centrosinistra da ricostruire: Venittelli posa la prima pietra

Punti di vista diversi, certo. Come quello dell’ingegner D’Orsi, che da Termoli ha invocato la concertazione, invitando Frattura a mettersi in discussione da subito, ai tavoli con gli alleati. “Il presidente riferisce di aver eliminato gli sprechi – ha detto nel suo intervento – ma per me è una cosa normale, che andava fatta di certo da prima, ma non può essere un valore aggiunto. Ci si lamentava che Iorio avesse fatto una giunta con soli quattro assessori e Frattura ha passato un’intera legislatura con tre, per quale motivo? A noi questa cosa non è piaciuta, perché ha contribuito a non far conseguire risultati che forse si sarebbero centrati con maggiore unità d’intenti”. Tuttavia, l’esponente di Centro Democratico non ne fa una questione di personalismi, ma di metodo: “Occorre prima trovare i programmi dei prossimi cinque anni e poi preoccuparsi di chi deve rappresentarci. Non possiamo rischiare di fare come sta avvenendo in Sicilia, dove ci sono due centrosinistra, così avvantaggiamo la destra. Occorre rimettersi in discussione, tutti, senza pensare subito ai posti da occupare. Dobbiamo ascoltare i cittadini, fare sintesi e dare un continuo riscontro di ciò che si va a fare”.

scarabeo a termoliBen altra la posizione del capogruppo Pd alla Regione Molise, Massimiliano Scarabeo, che sembra essersi gettato definitivamente alle spalle l’esperienza del governo regionale in carica. “Credo sia arrivato il momento di dirci le cose in maniera chiara. Questo governo di centrosinistra non ritengo sia stato consequenziale rispetto agli impegni assunti in campagna elettorale. Per la sanità avevamo stabilito che l’incidenza del privato non dovesse superare il 25 per cento, ma in provincia d’Isernia è oltre il 50 e in Molise il 40: nemmeno Iorio era mai arrivato a tanto. Per l’economia, da qualche anno a questa parte si è ritenuto di concentrare l’attenzione verso alcuni grandi gruppi, praticando una politica lobbista e centrista. Un po’ meglio per l’agricoltura: di nicchia, un po’ campanilistica, cosa che capisco anche, in parte, rispetto a un presidente della Regione che invece è lontano dalla esigenze di tutti. Bisogna iniziare a dialogare per un centrosinistra unito, che dia un taglio netto col passato. Bene dunque l’incontro di oggi, il primo incontro inclusivo nel Pd, dopo tanto tempo. Bisogna essere coerenti rispetto agli amministrati e ai cittadini. Chi viene meno è incandidabile come politico in quanto inaffidabile. E Frattura è venuto meno. L’utilizzo dei sistemi paralleli non appartiene alla cultura del centrosinistra. Abbiamo bisogno di persone pacate, per bene, che abbiano voglia di lavorare per la cosa comune. Credo Laura possa essere uno dei protagonisti, le dico perciò di andare avanti con la sua determinazione e con la fase di ascolto”.

La sintesi è una chimera, per adesso. Ma a Venittelli il coraggio non manca di sicuro. Instancabile, starebbe già lavorando ad altre iniziative simili, sul resto del territorio. Con al centro, l’agenda del centrosinistra vero: lavoro, ambiente, solidarietà, agricoltura di qualità. E tanto altro.

 

 

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