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Nuovi centri d’accoglienza nell’isernino, in Prefettura la sottoscrizione dell’Accordo quadro

Nei prossimi giorni la stipula delle convenzioni con gli operatori del territorio, in base agli esiti del bando del giugno scorso. Il Prefetto Guida ricorda agli addetti ai lavori le pratiche per l’integrazione, promette il rispetto delle clausole di salvaguardia e lancia l’appello ai gestori dei Cat per un controllo più attento sui loro ospiti


ISERNIA. Sottoscritto, in Prefettura a Isernia, l’Accordo quadro, finalizzato all’affidamento del servizio di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale nel territorio della provincia, con gli operatori economici ammessi all’esito della procedura di gara svoltasi nei mesi scorsi.
Nell’occasione il Prefetto Fernando Guida ha sottolineato che il bando, emanato nel giugno scorso per la selezione dei nuovi centri di accoglienza, “ha previsto una qualità dei servizi da erogare molto elevata, avvicinandosi a quella richiesta per i progetti SPRAR, con punteggi premiali per le offerte contenenti significative forme di integrazione, al fine di passare dalla fase emergenziale della prima accoglienza a quella attuale della cosiddetta ‘seconda accoglienza’, incentrata sull’integrazione sociale e lavorativa dei migranti”.
A tal proposito, è stata evidenziata l’importanza dell’apprendimento della lingua italiana da parte dei richiedenti asilo, quale presupposto indispensabile per l’avvio di un percorso reale di integrazione, e della partecipazione degli stessi ad attività di utilità sociale a titolo gratuito, individuate dagli Enti locali che hanno sottoscritto appositi protocolli con la Prefettura per il coinvolgimento dei richiedenti asilo nel volontariato.
Sempre nell’ottica di migliorare la formazione dei migranti, è stata ricordata la possibilità di avvalersi della collaborazione del “Lions Club” di Isernia, che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Prefettura finalizzato ad organizzare degli incontri all’interno delle strutture per diffondere il più possibile informazioni in materia di primo soccorso, igiene alimentare, benessere psicofisico, sicurezza nei luoghi di lavoro e norme di buona condotta per evitare il contagio e la diffusione di malattie infettive.
Ancora, è stata richiamata l’attenzione dei gestori dei centri di accoglienza sul contributo che gli stessi possono offrire nel contrasto al fenomeno dell’accattonaggio e del “lavoro nero”, ma anche dello spaccio di stupefacenti, della prostituzione e della radicalizzazione dei richiedenti asilo, segnalando tempestivamente episodi sospetti alle Forze dell’ordine sotto il coordinamento della Prefettura.
Successivamente, si è proceduto alla sigla dell’Accordo quadro, alla quale seguirà nei prossimi giorni la stipula delle convenzioni, tenendo conto sia dell’ordine della graduatoria sia dell’applicazione della “clausola di salvaguardia” per i comuni che hanno già attivato progetti SPRAR e per quelli che li attiveranno in futuro, per i quali, in base ad apposita previsione del bando, gli eventuali CAT aperti verranno trasferiti in altri comuni entro trenta giorni dalla richiesta della Prefettura.

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