HomeSenza categoriaRegionali, centrosinistra ‘depurato’: con Veneziale si tenta lo ‘schema Lazio’

Regionali, centrosinistra ‘depurato’: con Veneziale si tenta lo ‘schema Lazio’

Quarantanove anni, laureato in Economia e Commercio, Carlo Veneziale appartiene a una famiglia con profonde radici pentre. Nipote di Marcello, ex sindaco di Isernia, dal 1993 al 1995, e già governatore del Molise, l’assessore uscente è stato uno storico dirigente dei Ds, con incarichi a livello cittadino e provinciale, e del PD.
Agente assicurativo, dal 2005 componente del consiglio di amministrazione di Finmolise Spa, poi Finmolise Sviluppo e servizi srl, nonché amministratore unico di Finmolise Spa negli anni 2013-2015, Carlo Veneziale è entrato in Consiglio regionale quale primo dei non eletti del Partito Democratico nel periodo di sospensione dell’ex assessore Scarabeo, salvo poi essere chiamato da Frattura in giunta come esterno. La sua, dunque, è una ‘carriera’ di tutto rispetto.

FACCIA PULITA. Indipendentemente dalle sue capacità e dalla sua professionalità, è considerato una persona di specchiata onestà, lontana da inciuci e certamente avulsa da conflitti di interesse. Pertanto, alla luce del malcontento diffuso, la sua figura, ancorché politica, potrebbe risultare attrattiva e rassicurante agli occhi di un elettorato sempre più indignato e lontano dai partiti. A Veneziale toccherà, quindi, sperimentare e ‘mettere a profitto’ gli effetti di una nuova legge elettorale regionale, alla cui realizzazione ha fattivamente contribuito.

A ‘salutare’ con favore tale candidatura è anche il responsabile enti locali del Pd e sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che guarda alla vittoria finale. “È un accordo importante – dichiara all’Ansa – al quale abbiamo tutti lavorato con grande determinazione. Tutti sono stati responsabili e generosi, ma il ringraziamento particolare lo voglio fare al presidente Frattura che ha dimostrato grande lungimiranza, creando le condizioni di un’unità del centrosinistra. Ora si apre la campagna elettorale e il centrosinistra unito con Veneziale vuole vincere le elezioni. Avanti tutta per il futuro del Molise”.

Certo è che la strada, nonostante la percezione di una luce in fondo al tunnel, resta comunque in salita. Le Politiche insegnano che il vento soffia in direzione opposta al centrosinistra, e non sarà certo semplice spiegare ai cittadini elettori la ‘bontà’ delle ragioni di una reunion – oltre alla paura della sconfitta sonora – impensabile fino a qualche ora fa.

Sarà fondamentale comporre delle liste competitive – che siano dieci, come si vocifera, o anche meno – in grado di portare acqua al mulino del centrosinistra e del suo aspirante presidente, nonostante le correnti di risacca e qualche presunto ‘maldipancia’ nel Molise 2.0.

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