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‘Orgoglio Molise’, Cotugno e Toma lanciano la sfida ai grillini

orgoglio molise 3Per vincere la sfida tocca partire dalla necessità di far apprezzare il Molise fuori dai confini regionali, come spiegato da Patriciello. “Siamo convinti che i molisani si riscopriranno orgogliosi della propria terra, con un candidato presidente come Donato Toma. Penso anche che malumori, critiche e proteste facciano anche bene alla politica, ma la politica ha bisogno di uomini che sappiano andare avanti con la testa alta e la schiena dritta per portare avanti il progetto di rinascita del Molise”. Di qui l’invito a non cadere nel facile tranello del numero dei clic, “che non fanno la differenza nella vita delle persone – ha sottolineato con un chiaro riferimento ai Cinque Stelle – ma la fanno i progetti, l’esperienza, gli uomini, i volti delle persone. Uomini che sappiano andare avanti con la testa alta e la schiena dritta per portare avanti il progetto di rinascita del Molise. La coalizione di centrodestra è un esercito di 200 persone che incarnano l’entusiasmo molisano. Il nostro progetto è presentarci agli elettori con le idee. Siamo convinti che i molisani lo apprezzeranno. Ci sono molti volti nuovi, che però credo debbano essere accompagnati dall’esperienza. Il rinnovamento ha bisogno anche di maturità politica. Serve un cambiamento, ma fatto di progetti”. Delusione per chi gli chiede un giudizio sull’inesperienza dei candidati del Movimento Cinque Stelle: “Non ci interessa parlare degli altri – ancora Patriciello – parliamo di ciò che il centrodestra vuole fare anche alla luce della filiera istituzionale nazionale, che è molto forte, e di un’Europa vicina. Massima attenzione sarà riservata ai piccoli borghi, che vanno rilanciati insieme alle loro tradizioni. Perché non hanno nulla da invidiare alle grandi realtà”.

A chiudere la convention, il candidato governatore, uomo della sintesi in una coalizione variegata e non certo facile da gestire.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A TOMA

 

“Voglio partire da occupazione e sociale – ha detto Toma – Oltre al sostegno per le persone che il posto lo hanno perso o che si devono reimmettere nel mondo del lavoro, intendo recuperare fondi e puntare sulla progettazione e sulle infrastrutture, in particolare per le imprese. I Cinque Stelle sono un competitor, non il principale. Non sono abituato a fare battaglie contro gli ologrammi, cercheremo di far sì che la forza delle nostre idee possa batterli”. Magari sfidandoli sullo stesso terreno, quello dei costi della politica: “Vanno ridotti – ha puntualizzato il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Campobasso – e va agganciato il costo della politica alla premialità per la produzione che i consiglieri riusciranno a portare avanti. Più producono, più guadagnano”.

Toma, infine, non si è risparmiato neppure sulla formazione dell’esecutivo, in caso di vittoria elettorale: “Le giunte sono composizioni politiche – ha concluso – mentre le strutture devono avere competenze ed esperienze elevatissime. Se poi le giunte potranno avere anche competenza ed esperienza, vuol dire che la sintesi sarà fatta”.

*foto, immagini e montaggio a cura di Pino Manocchio

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