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Modaimpresa col vento in poppa: dopo l’aumento di capitale, si tratta per una nuova grande licenza

La scommessa sul know delle ex maestranze Ittierre si sta rivelando sempre più vincente. Ora tocca alla Regione impegnarsi sul serio per il rilancio del settore


ISERNIA. Decisamente in controtendenza con lo stato di crisi generale in cui versa la regione Molise, con prestigiose aziende di un tempo che hanno chiuso inesorabilmente i battenti, si pone la ‘storia’ di ModaImpresa: da piccola azienda nata dalle ceneri di quella che fu l’Ittierre di Pettoranello del Molise, il nuovo gioiello del tessile isernino, guidata dal manager pentro Romolo D’Orazio, si va affermando sempre più sui mercati nazionali e internazionali, come testimoniato da una storia balzata più volte agli onori delle cronache di tutt’Italia.

Nei giorni scorsi un importante aumento di capitale, da 1,5 milioni di euro, per un’operazione coordinata dalla holding LongWay Investiments. Il secondo nel giro di poco tempo per un’azienda che, a tre anni dall’avvio delle attività, si appresta a chiudere il 2018 con un fatturato di circa 2 milioni di euro ed una produzione di 15mila capi per un export di circa il 70%.

Numeri importanti che, per il 2019, potrebbero ancora crescere con l’acquisizione di nuovi brand. E’ di queste ore un’indiscrezione che riferisce del possibile acquisto di una licenza in esclusiva di grande prestigio: ma, sul punto, dall’azienda vige il più stretto riserbo. Al momento ModaImpresa ha già l’esclusiva dei marchi Marco Bologna, Nolita e Letonerre. Ma sono numerose le licenze che già gravitano intorno all’azienda, pronte ad entrare a far parte della ‘squadra’: vari, infatti, i contatti ricevuti dal dottor D’Orazio per sondare il terreno e capire se ci sono le basi per tornare a investire sul tessile molisano, dopo i fasti di un tempo terminati bruscamente con le ben note vicende dell’azienda guidata da Tonino Perna.

Il successo di Modaimpresa, in realtà, è frutto di una scommessa vinta grazie alle proprie forze e all’entusiasmo di chi ci ha creduto dall’inizio. La realtà imprenditoriale tessile ha camminato fino ad oggi con le proprie gambe, riuscendo ad ottenere consensi oltre confine, sul mercato, grazie all’impegno dei propri soci, che hanno saputo scommettere sul know how delle ex maestranze Ittierre, un capitale umano di grandissimo valore ed esperienza.

Per il salto di qualità ci vuole però ancor di più. C’è bisogno che le istituzioni tornino ad interessarsi del comparto, accompagnando un’azienda virtuosa in un percorso volto ad allontanare il clima di sfiducia generato sui mercati e sulle banche dal crac Ittierre. I tempi potrebbero essere maturi per una nuova era del tessile molisano: appare necessario, dunque, ora che si è insediato il nuovo governo regionale, uno sforzo sinergico ai vari livelli per permettere al settore di rappresentare nuovamente un volano di sviluppo per l’economia locale.

Al momento le basi sono state gettate e ModaImpresa ha le carte giuste per vincere.

Pba

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