Però non giova a nessuno ingigantirne i marginali aspetti negativi – ha aggiunto Kniahynicki –. Non è vero, ad esempio, che ogni volta che c’è una festa nei giorni di giovedì o sabato i mercati vengono spostati. Sono state dislocate altrove solo alcune bancarelle, e relativamente a specifici luoghi. La chiusura al traffico di strade e piazze in occasione di concerti, sagre o raduni, è inevitabile. E ridurre gli orari dei divieti di transito e sosta è molto complicato, stante che uno spettacolo musicale non si limita al tempo strettamente necessario all’esibizione, ma prevede pure i tempi di allestimento (palco, audio, luci, sound check) e smantellamento”.
Fatte le dovute precisazioni, l’amministrazione comunale, per questa come per altre questioni, ribadisce che per il bene della collettività terrà in debito conto ogni esigenza o suggerimento, e in futuro valuterà opportunamente le date e gli orari delle manifestazioni da tenere nel centro storico. “Fin dove possibile – si legge infine nella nota -, sarà ben considerata ogni legittima istanza degli operatori del commercio, anche se ciò, probabilmente, prefigura l’eventualità che alcuni eventi, specie se grandi e prolungati, non potranno aver luogo nella parte antica della città”.
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