HomeNotizieCRONACAUn giornalista a Molise Acque per due anni, il Tar blocca tutto

Un giornalista a Molise Acque per due anni, il Tar blocca tutto

Le procedure per la valutazione dei punteggi che hanno poi consentito di stilare la graduatoria al centro del ricorso al Tribunale amministrativo regionale che ha accolto le tesi del ricorrente e disposto che dell’ordinanza vengano avvisati tutti i partecipanti. L’avviso pubblico nato sotto una ‘cattiva stella’: fu modificato, per palesi irregolarità, solo grazie all’intervento dei consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone, che si rivolsero alla Procura della Repubblica. L’avviso pubblico fu quindi successivamente modificato. E oggi è stato ‘sospeso’


CAMPOBASSO. Un contratto, anche se a tempo determinato e per soli due anni, alla Molise Acque. Una luce in fondo al tunnel quella che moltissimi giornalisti hanno intravisto quando è stato pubblicato l’avviso pubblico per la comparazione dei curricula al fine dell’affidamento di un incarico per la comunicazione e la diffusione del ‘valore acqua’ nell’ambito dei bandi europei a valere sui fondi comunitari.

Una opportunità da cogliere e segnata, già in partenza, da una serie di rilievi, posti con forza dai consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone e poi anche dall’Assostampa, circa i requisiti per la partecipazione, oggetto a loro volta di un confronto con il commissario straordinario dell’Azienda speciale Molise Acque e risolti nella primavera dello scorso anno quando l’avviso è stato pubblicato.

Massiccia la partecipazione, circa 70 giornalisti (sia pubblicisti che professionisti); una lunga gestazione per conoscere l’esito di tale procedura e alla fine la graduatoria. Che, nei tempi consentiti e dettati dalla legge, è stata impugnata davanti al Tar da uno dei partecipanti.

Il Tribunale amministrativo del Molise, l’altro ieri, ha deciso per la sospensione dell’efficacia della graduatoria (che al momento è comunque rimasta su carta visto che non si è proceduto ad alcun contratto con il giornalista che si è ‘piazzato’ al primo posto), ha disposto l’integrazione del contraddittorio allargando la platea degli interessati a tutti i giornalisti che hanno partecipato all’avviso pubblico ed ha fissato la trattazione di merito all’udienza pubblica che si terrà il 5 giugno prossimo.

Sempre che, nel frattempo, l’Azienda Speciale Molise Acque non decida di procedere in autonomia all’annullamento sia dell’avviso sia della graduatoria, disponendone – ove mai ritenesse ancora di interesse tale figura professionale – uno nuovo. Di fatto, al momento, la Molise Acque non ha ancora una governance, posto che le nomine per il consiglio di amministrazione sono ancora all’ordine del giorno del Consiglio e vengono rimandate ormai da mesi.

I giudici del Tar sostengono, in parole povere, che la domanda del ricorrente appare suscettibile “di positiva deliberazione” in base al fatto che la Commissione giudicatrice non ha reso noto l’iter valutativo che l’ha poi portata ad attribuire i punteggi che, di conseguenza, hanno consentito di stilare la graduatoria che è stata impugnata.

Nel mirino, quindi, il “modus operandi della stessa Commissione esaminatrice” che potrebbero ‘travolgere’ in caso di positivo accoglimento “l’intera procedura comparativa di cui è causa”.

Per questo, il Tar ha disposto l’integrazione del contraddittorio che, in parole povere, significa che tutti i partecipanti all’avviso pubblico dovranno essere informati della ordinanza di sospensiva.

                              

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