La partita, infatti, sarà chiusa in pochi giorni. Entro il 2, il 3 gennaio al massimo si saprà se al fianco di Battista ci sono tutti e 9 gli attuali amministratori. “Se dobbiamo lavorare per quattro, cinque mesi a concludere il programma – la precisazione del sindaco – occorre dire che chi lavora lo sta facendo con i voti del centrosinistra. Chiedo lealtà. E’ una cosa che devo alla città, al centrosinistra e in qualche modo anche al centrodestra, perché serve coerenza. Quando mi sono candidato a sindaco ho rifiutato di avere al mio fianco chi faceva ancora l’assessore con la Giunta di centrodestra. Questa storia deve finire”.
Se Battista ha usato il pugno duro è anche perché intende ricandidarsi a guidare la città, perché dieci anni, ha chiarito, sono necessari per concludere un progetto politico e amministrativo. “Ma mi rimetto alla decisione del centrosinistra”, ha voluto puntualizzare, per poi precisare che se la scelta della data dell’azzeramento di Giunta è la stessa della presentazione delle candidature a segretario regionale del Pd, è solo per una coincidenza.
“Nessuna strumentalizzazione”, ha detto Battista, che non poi risposto su chi dei tre candidati in corsa, Michele Durante (il cui nome era comparso anche nel totosindaco), Vittorino Facciolla o Stefano Buono intende sostenere. “Non chiedetemelo oggi”, ha nicchiato concludendo la conferenza stampa.
La prossima sarà tra qualche giorno. Conclusa la verifica e messo a punto il verbalino, “perché devono rimanere degli atti scritti”. Firmato dagli assessori che si impegnano a rispettare il ‘patto con gli elettori’. Almeno sulla carta, perché i cambi di casacca, come insegna la politica, avvengono anche in ‘Zona Cesarini’. Il giorno della presentazione delle candidature. E per quello non c’è verbalino che tenga.
