Il disegno di legge “in materia di manipolazione mentale e istituzione di un fondo per l’erogazione di elargizioni alle vittime del reato” è stato presentato dalla deputata Jole Santelli, insieme ad altri sei parlamentari. Il fenomeno riguarda 4 milioni di italiani che soffrono per l’attuale vuoto normativo
ROMA. Dopo le decine di denunce raccolte da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni, isernino doc, nel libro-inchiesta ‘Nella setta’ edito da Fandango, la parlamentare di Forza Italia, Jole Santelli, insieme ad altri sei parlamentari, ha presentato un disegno di legge riguardante “l’Introduzione dell’articolo 613.1 del codice penale, in materia di manipolazione mentale, e istituzione di un fondo per l’erogazione di elargizioni alle vittime del reato”.
Il DDL si propone di dare una risposta ai 4 milioni di italiani coinvolti, direttamente o indirettamente, in una delle oltre 500 organizzazioni settarie che, grazie al vuoto normativo presente nel nostro Paese, si stima operino sul nostro territorio. Fino a oggi le istituzioni non hanno considerato il problema. L’ultima relazione commissionata dal ministero dell’Interno risale al 1998 e da allora più nulla è stato fatto. Sulla scia del libro-inchiesta ‘Nella setta’ sono già state presentate un’interrogazione parlamentare della stessa Santelli e una mozione, firmata da dieci parlamentari M5S, tramite la quale si è impegnato il governo a istituire un osservatorio sul fenomeno settario.
“Speriamo – commentano gli autori, Piccinni e Gazzanni – che il ddl possa essere un primo passo per prendere seriamente in considerazione il fenomeno settario al di là delle estemporanee attenzioni mediatiche. Nella nostra inchiesta abbiamo incontrato persone che hanno perso tutto, e che sono state completamente abbandonate dallo Stato e dalle istituzioni. Persone che attendono una risposta, un segnale”.
Accanto al ddl importante è anche la commissione d’inchiesta sul Forteto (di cui si parla diffusamente nel libro) che inizierà i suoi lavori a breve. Non a caso tra i firmatari del ddl c’è anche l’onorevole Stefano Mugnai, vicecapogruppo di Forza Italia a Montecitorio, e da sempre in prima linea contro gli abusi commessi dalla comunità mugellana.
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