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La Regione vicina agli emarginati e ai senza dimora: al via il pronto intervento sociale

Il governatore Donato Toma e l’assessore Luigi Mazzuto hanno presentato oggi i due nuovi progetti, che saranno inseriti nel Piano sociale


CAMPOBASSO. Dare un aiuto concreto a persone senza dimora o che vivano situazione di particolare emergenza. Questo il senso dei due progetti avviati dalla Regione, in collaborazione con l’Ambito territoriale di Campobasso e l’associazione Shomer (braccio operativo della Caritas) per stare vicino a chi soffre. E per evitare veri e propri drammi sociali, come il caso del clochard morto in centro a Campobasso, nel portico dietro via Mazzini dove aveva trovato riparo.

Due progetti per i quali la Regione ha investito 400mila euro, presentati oggi in una conferenza stampa dal governatore del Molise Donato Toma e dall’assessore alle Politiche sociali Luigi Mazzuto, insieme all’arcivescovo di Campobasso-Bojano Giancarlo Bregantini. A Palazzo Vitale anche l’assessore comunale alle Politiche sociali Luca Praitano, i responsabili dell’Ambito di Zona e della Caritas.

“Vogliamo essere vicini a chi vive situazioni di disagio, indotte anche dalla crisi – ha chiarito il presidente Toma – a chi proviene da altre regioni e dare un aiuto concreto ai migranti che non sono ospitati nelle strutture. Migranti che sono in Molise in numero ancora sostenibile rispetto ad altre regioni italiane. Situazioni di cui fino ad oggi si è occupato l’associazionismo cattolico e la Caritas, che ovviamente ringraziamo, e che ora affronteremo seguendo logiche di prevenzione e di inclusione”

“A volte – ha aggiunto il governatore – ci sono situazioni di difficoltà che non vengono segnalate per pudore. Avvieremo un pronto intervento sociale, con la distribuzione di indumenti e kit di pronto soccorso e di tutto quanto possa servire per risolvere le situazioni di emergenza, ovviamente con i dovuti controlli per evitare speculazioni. Non si tratterà di un intervento spot, tanto che abbiamo deciso di inserirlo nel Piano sociale 2020/2022, in via di elaborazione. Ovviamente il prossimo step sarà il lavoro: creare lavoro e migliorare le condizioni di lavoro”.

“E’ la prima volta che in Molise si attua un progetto così ampio – ha rimarcato Mazzuto – vogliamo dare risposte e un aiuto concreto a persone che vivono situazioni di nuove emarginazioni o di difficoltà familiare, ma anche a quelli che si definiscono i nuovi poveri, persone che magari hanno perso il lavoro o vivono situazioni di disperazioni. Spero che, oltre all’essere l’inizio di questo progetto, sia anche l’inizio di una sensibilità nuova a queste tematiche”.

“Occorre dare un soccorso diretto a chi soffre – ha concluso il vescovo Bregantini – ma anche dare un accompagnamento diretto, che significa fornire non solo un pasto caldo a queste persone, ma anche dar vigore ai loro cuori. Oggi è stato lanciato un sogno, a cui collegare segni”.

C.S.

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