HomeSenza categoriaFinMolise, la rivoluzione Toma: nuovo CdA, più rischi e partecipazione diretta alle...

FinMolise, la rivoluzione Toma: nuovo CdA, più rischi e partecipazione diretta alle imprese da sostenere

Trenta i milioni di euro da riprogrammare, a disposizione delle imprese; risultati importanti raggiunti in questi anni, anche sul fronte del risanamento del conti. “Siamo riusciti a cambiare la rotta, abbiamo accompagnato le imprese per oltre 50 milioni ma molte volte abbiamo dovuto dire di no” ha spiegato ancora Verì.

Sul ruolo che dovrà avere FinMolise nelle strategie del presidente Toma, già c’è qualche indizio. “Intendiamo farne una merchant bank” spiega, ragionando di come fino ad oggi abbia invece lavorato come una banca tradizionale. “Ha anche una buona capitalizzazione, ma restano inutilizzate somme importanti. Una ricostruzione, quindi, con nuovi amministratori che saranno scelti in base ai requisiti richiesti dallo Statuto ma anche per il vissuto personale. Come è noto è la Giunta che sceglie ma non ci si limiterà a chi ha determinate caratteristiche ma andremo oltre, ragionando sulla valutazione del percorso”.

Non solo curricula, quindi, ma anche scelte tecniche e politiche, spiega ancora senza girarci troppo intorno. “ La discontinuità sarà netta, sia sotto il profilo tecnico che politico. Ma, sia chiaro, non c’è alcun do ut des” rimarca Toma, sgomberando il campo da eventuali riconferme alla luce dell’atmosfera di cordialità che si respira tra il presidente e l’ad dimissionario.

“FinMolise dovrà rischiare di più – continua il presidente della Regione – con una nuova strategia di credito: stiamo ragionando del prestito partecipativo che ci consentirà di erogare comunque contributi ma di entrare nel controllo e nell’affiancamento alle imprese”. In pratica FinMolise potrebbe diventare socio delle aziende che intende sostenere. “Fino ad oggi ha fatto da banca, ora potrebbe compartecipare al rischio”.

Le dimissioni dell’intero CdA (composto da Filomena Iapalucci in qualità di presidente, Paolo Verì nel ruolo di amministratore delegato e dal consigliere Giovanni Leva) superano il procedimento aperto al Tribunale Amministrativo Regionale, chiudendo quindi il contenzioso aperto all’indomani dell’elezione del presidente Toma. “Avrei potuto adottare un atto di revoca del CdA – continua il governatore della Regione Molise – ma non l’ho fatto per non creare anche difficoltà relazionali tra i professionisti, abbiamo scelto di avviare una soluzione condivisa che non comportasse procedimenti giudiziari”.

Entro la fine di luglio, quindi, sarà approvato il bilancio FinMolise e si procederà alla ricomposizione del nuovo Consiglio d’Amministrazione di FinMolise, chiamato – dalle decisioni politiche assunte dall’Esecutivo Toma – ad una strategia più incisiva e più direttamente coinvolta nelle attività imprenditoriali.

Un CdA che risponda ai bisogni individuati dal governatore, che abbia quel ‘vissuto’ che è valore aggiunto rispetto ai requisiti richiesti dallo Statuto, che sia politicamente vicino al governo regionale in carica da un anno e mezzo e che sia pronto alla sfida che coinvolgerà il tessuto economico della regione.

Nessuna anticipazione sui papabili, sulla futura e vicina composizione del CdA. Intanto, l’ex presidente Filomena Iapalucci e l’ex consigliere Giovanni Leva precisano che “sin dal nostro insediamento nel CdA Finmolise, è apparsa subito evidente la difficoltà di operare al meglio delle nostre capacità e competenze professionali, nell’unico interesse della società e delle imprese molisane, stante la divergenza di vedute con i vertici della Regione Molise sulla necessaria condivisione di una strategia programmatica. Questa situazione ci ha costretti ad assistere, spesso impotenti, alle varie dinamiche politiche, senza possibilità di esercitare appieno le nostre funzioni amministrative, che ci competevano in qualità di organo tecnico e non politico. Per cui, nell’ultima assembla dei soci, onde evitare il protrarsi dell’empasse che da troppi mesi sta limitando l’azione di Finmolise in favore del sistema imprenditoriale molisano, abbiamo aderito alla richiesta del governatore Toma di rimettere i nostri incarichi e consentire, così, il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Consapevoli, altresì, di rinunciare anche ad altri due anni di indennità, che avremmo potuto comunque continuare a percepire se avessimo portato avanti il ricorso amministrativo da noi avviato, in seguito all’atto della Giunta regionale per l’annullamento delle nostre designazioni. Ripetiamo, nell’unico interesse della società e di tutti coloro che possono e devono beneficiare dell’operato della Finmolise. Una società strategica per il tessuto economico e produttivo del Molise, che al contrario di quanto avvenuto fino ad oggi, deve essere messa nelle condizioni di sostenere ed accompagnare le imprese nel loro percorso di crescita in favore dell’economia regionale”.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale

Più letti

Tra fede e tradizione Rionero celebra i santi Mariano e Giacomo

Il programma del 29 e  30 aprile RIONERO SANNITICO. Un culto antico quello che lega la comunità di Rionero Sannitico ai santi Mariano e Giacomo....
spot_img
spot_img
spot_img