Due sgambetti sono francamente troppi e così i ragionamenti cominciano a farsi serrati a Palazzo D’Aimmo, dove la politica che conta decide strategie e alleanze che, in questo caso, coinvolgerebbero tre consiglieri legati da vecchie amicizie, rapporti politici e personali già forti.
Le indiscrezioni, in proposito, riferiscono che potrebbe nascere un nuovo gruppo, del quale dovrebbero far parte il presidente del Consiglio Salvatore Micone, il consigliere di Forza Italia Armandino D’Egidio e appunto Di Lucente, quest’ultimo in rotta di collisione con Niro. I ‘tre moschettieri’, che prima di tutto sono grandi amici e poi sono accomunati dall’essere stati sindaci in piccoli comuni delle aree interne, si conoscono da tempo e insieme avrebbero condiviso anche le nomine degli ultimi giorni, quelle decise dal presidente Micone utilizzando i poteri sostitutivi.
Anzi, per dirla tutta, l’indicazione dell’esponente di centrodestra nel CdA di Molise Acque (nella persona di Donato Mastropietro) sarebbe stata di diretta emanazione di Armandino D’Egidio, pronto a lasciare Forza Italia e a fare gruppo (politico) con i colleghi, ma appoggiata anche dagli altri due.
Il gruppo di ex sindaci, in un recente passato, avrebbe provato a ‘sfondare’ la porta in casa Lega dove però, Mazzuto continua a vivere senza che nessuno ne chieda lo sfratto. Ipotesi tramontata quella di entrare, compatti e uniti, nel partito di Salvini? Non è detta l’ultima parola ma, al momento, l’idea parrebbe essere stata congelata, forse in attesa di ulteriori sviluppi della vicenda del mandato riconsegnato a Toma dall’assessore alle Politiche Sociali e di cui, al momento, non si parla.
Fra i ‘tre moschettieri’, come in ogni romanzo d’appendice che si rispetti, potrebbe entrare in scena anche la dama contesa: in questo caso Mena Calenda, che ha lasciato la vicepresidenza del movimento politico ‘Prima il Molise’ e che godrebbe di un rapporto di grande fiducia con il presidente Micone. I soliti rumors, però, raccontano di manovre di avvicinamento politico nei suoi confronti anche da parte di Vincenzo Niro che, ove mai dovesse essere ‘mollato’ da Di Lucente, perderebbe un consigliere e, di conseguenza, forza politica in aula.
Discorsi campati in aria? Tocca aspettare lunedì, quando a mezzogiorno si conoscerà il nome del candidato alla presidenza della Provincia di Isernia del centrodestra.
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