Attualmente vive a San Giovanni Rotondo, dove lo considerano ‘figura carismatica’, degno rappresentante di quelle generazioni di frati cappuccini che, con assoluta dedizione, hanno servito ‘Domino in laetitia’, secondo un antico insegnamento di obbedienza religiosa. 
“Penso di enfatizzare – ha sottolineato il vescovo della diocesi di Isernia-Venafro, monsignor Camillo Cibotti – con tanto affetto la stima che questo popolo mantiene per padre Luigi. A volte si dice che il bene non paga. Padre Luigi è la risposta: il bene paga. Come figlio di San Francesco – ha detto poi rivolgendosi al religioso – non potevi che essere tutto quello che hanno riconosciuto in te. Una persona disponibile che ha saputo incontrare piccoli e grandi”.
Alla cerimonia ha partecipato anche l’ex sindaco di Isernia Luigi Brasiello. A proporre la cittadinanza onoraria fu l’amministrazione da lui guidata. “Padre Luigi può essere definito – ha detto – un’icona dei nostri tempi. E’ stata una figura importante per Isernia e per tutto il Molise. Ha saputo attrarre attorno a sé tanti giovani e ha fatto tanto per la città. Per questo ci sembrava doverosa un’azione di questo tipo. E credo che oggi la cittadinanza di Isernia debba essere riconoscente a uomini come padre Luigi che hanno fatto la storia della nostra città”.
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