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Niente allerta Coronavirus ma 55 molisani sotto osservazione. Toma: all’inizio il governo ha sottovalutato

Lo ha detto il presidente della Regione, nella conferenza stampa convocata per fare il punto sull’emergenza sanitaria in atto e sulle disposizioni adottate a livello nazionale e in Molise, dove le scuole restano aperte e non è previsto uno stop alle manifestazioni sportive


CAMPOBASSO. Il piccolo ‘incidente diplomatico’ con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, e la collaborazione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con il ministro della Salute Roberto Speranza.

Nella conferenza stampa convocata per fare il punto sull’emergenza Coronavirus in Molise, dove non c’è lo stato di allerta, ma solo quello di prevenzione e sorveglianza, il governatore Donato Toma ha parlato anche dei rapporti con il governo nazionale.

“A Campobasso – ha detto il presidente della Regione – sono arrivati 190 allievi agenti della Scuola di Polizia da Piacenza. Voglio rassicurare i molisani che questi ragazzi sono stati visitati e stanno tutti bene, sono in quarantena fiduciaria nella struttura del capoluogo, ma solo per un fatto precauzionale, visto che non avevano acuto contatti con persone di Piacenza contagiate, che mi dicono essere operatori sanitari. Di certo – ha precisato Toma – non è stata una bella cosa il fatto che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese non mi abbia avvisato del loro arrivo e questa non è una bella cosa. “Ho chiamato il ministro – ha precisato – per uno scambio di opinioni, ma ormai era stato fatto e siamo corsi ai ripari”.

Querelle risolta, così come la collaborazione con il governo nazionale, ha rimarcato ancora Toma, è totale, anche se una critica il governatore del Molise non l’ha risparmiata. “Il governo all’inizio è stato un po’ superficiale – ha detto ancora il governatore – ha un po’ sottovalutato il problema, ma poi ha recuperato istituendo un coordinamento molto opportuno. Tra me e la presidenza del Consiglio c’è un filo diretto, ieri ho fatto una lunga chiacchierata con il premier Giuseppe Conte, mi sento spessissimo con il ministro della Salute Roberto Speranza e con il capo della protezione civile Angelo Borrelli. Operiamo in collaborazione – ha puntualizzato – visto che l’autorità di pubblica sicurezza sull’emergenza Coronavirus sono i governatori. I commissari alla sanità in questa vicenda non c’entrano. Ma questo è il momento dell’unione e non delle divisioni, serve responsabilità da parte di tutti. Unione recuperata anche tra il governatore della Lombardia Fontana e il premier, dopo l’uscita infelice dell’altro giorno”.

Se gli allievi agenti di Polizia stanno tutti bene, ha precisato il commissario dell’Asrem Maria Virginia Scafarto, in conferenza stampa con Toma e con il responsabile del Quarto dipartimento regionale e della Protezione civile Manuel Brasiello, c’è però il caso dei 55 molisani che sono sotto osservazione. Si tratta di persone tornate in Molise dalle zone rosse della Lombardia e del Veneto e sono state censite attraverso i canali attivati negli ultimi giorni. Per loro è in vigore la quarantena sorvegliata a domicilio, con l’obbligo di comunicare al medico i sintomi sospetti: febbre, tosse, difficoltà respiratorie che non passano dopo tre giorni, come invece avviene con la coda influenzale ancora in atto.

Nessun contagiato, invece, in Molise, neppure tra le persone ricoverate in ospedale con sospetto Covid-19. L’ultimo il giovane sceso da un treno a Termoli. Altri potrebbero tornare in Molise dalle zone rosse di cordone sanitario, tra studenti e insegnanti, visto che le scuole al nord sono state chiuse. Le scuole in Molise restano invece aperte, pur con le disposizioni che riguardano gite e uscite didattiche, così come non è stato previsto uno stop alle manifestazioni sportive.

Per tutti i casi sospetti sono stati utilizzati i test messi a punto dall’Istituto ‘Spallanzani’ di Roma. La Protezione civile provvederà invece all’acquisto di mascherine e tende per eventuali emergenze, che potrebbero anche essere utilizzate davanti agli ospedali per i triage. Ospedali dove potrebbero essere aumentati i numeri dei posti letto da utilizzare in caso di bisogno: fino ad oggi, infatti, per gli episodi sospetti sono stati usati quello del reparto di isolamento di Medicina infettiva del ‘Cardarelli’.

Insomma, tutto pronto per gestire la situazione, ma nessun allarmismo inutile. Visto che la situazione, ad oggi, è sotto controllo in Molise. “E che bisogna evitare il panico“, ha voluto evidenziare ancora il presidente della Regione. 

Il virus si trasmette con le goccioline degli starnuti e della tosse, ha precisato Scafarto, non resiste sulle suppellettili. La cosa più efficace resta quella di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Il rimedio della nonna. Che si è rivelato il più valido.

Carmen Sepede

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