HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Laboratorio analisi senza medico diventa ‘punto prelievo’: timori ad Agnone

Laboratorio analisi senza medico diventa ‘punto prelievo’: timori ad Agnone

L’Amministrazione comunale vuol evitare il rischio chiusura e ha avviato i contatti con un professionista che avrebbe i titoli per rimpiazzare il dirigente andato in pensione. Intanto le provette saranno inviate al Veneziale di Isernia per essere refertate


AGNONE. Nuovo campanello d’allarme nella sanità molisana: dopo il pensionamento di un dirigente medico, da martedì scorso, 15 marzo, il Laboratorio analisi dell’ospedale ‘Caracciolo’ di Agnone resta scoperto, con conseguente declassamento a semplice ‘punto prelievo’.

L’Asrem, da quanto appreso da ‘Primo Piano Molise’, non sarebbe dell’intenzione di sostituirlo, almeno nell’immediato. Anche perché, pur volendo, organizzare un concorso non è una procedura che si risolve entro pochi giorni, senza contare che in Molise, più di qualche volta, i concorsi medici vanno deserti.

Cosa cambia in concreto per l’utenza, con questo depotenziamento di fatto? Se per i ricoverati nell’unico reparto di Medicina e per chi si reca in Pronto Soccorso per un’urgenza c’è possibilità di fare ricorso a una nuova tecnologia, la cosiddetta ‘Poct’ (Point of Care Testing), che può essere utilizzata anche in caso di non reperibilità del personale tecnico, l’eventuale problematica ci sarebbe per i prelievi ordinari dall’esterno. In questo caso, le provette di sangue dovrebbero essere spedite al ‘Veneziale’ Isernia per essere refertate, come già accaduto per Venafro. La circostanza implica dunque tempo più lunghi? Come spiega il vicesindaco di Agnone, Giovanni Di Nucci, in realtà per i pazienti non dovrebbe cambiare nulla. Una volta informatizzato il sistema e messo in rete i laboratori analisi di Isernia e Agnone – tempi previsti, tra i 30  e i 60 giorni – non ci sarà alcun disagio. Ma il rischio potenziale, in tempi di tagli lineari alla sanità pubblica, è che il declassamento sia l’anticamera, in un futuro prossimo, della chiusura del Laboratorio.

Un’ipotesi di fronte alla quale l’amministrazione comunale di Agnone non vuole farsi trovare impreparata. Per questo, in un incontro con il direttore sanitario dell’Asrem, Evelina Gollo, il sindaco Daniele Saia e il suo vice  Di Nucci – che da ex primario di Medicina conosce il Caracciolo come le sue tasche – hanno presentato una proposta concreta per cercare di risolvere il problema. “Non si vive di sola protesta – ha precisato Di Nucci – Siamo pronti a difendere il nostro ospedale, ma a fare solo le barricate spesso non si ottiene granché. Siamo consapevoli che, guardando solo ai numeri, in maniera ‘fredda’, il Laboratorio analisi ad Agnone possa essere antieconomico, essendo diminuite nel tempo le prestazioni. Ma questo è accaduto per una serie di errori di programmazione succedutisi nel tempo, senza contare che Agnone paga lo scotto della chiusura del viadotto Sente, che ha fatto perdere tutta la mobilità attiva dal vicino Abruzzo”.

Andando oltre la mera logica dei numeri, insomma, dal Comune hanno prospettato all’Asrem soluzione reali. “Innanzitutto – continua Di Nucci – abbiamo fatto presente che nel laboratorio sono in servizio 5 tecnici, la cui presenza non avrebbe senso in mancanza di un laureato che possa refertare gli esami. Abbiamo chiesto di rinnovare il contratto di uno di essi, a tempo determinato e in scadenza e, soprattutto, abbiamo avviato contatti con una persona che ha i titoli per rimpiazzare il dirigente andato via e che sarebbe intenzionato a trasferirsi, evitando dunque le lungaggini del concorso. Crediamo sia possibile raggiungere un accordo con questo professionista per almeno un anni. E questa figura – ha concluso il vicesindaco – potrebbe anche recarsi a Isernia, al bisogno, e aiutare i colleghi nelle turnazioni. Accettiamo che avvenga la centralizzazione degli esami più costosi presso l’ospedale di Campobasso o di Isernia, ma gli esami più importanti devono rimanere ad Agnone senza generare sprechi”.

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