È accaduto in Israele


TEL AVIV. Ha accolto in casa sua due donne in fuga dalla guerra in Ucraina. Sono le nipoti della donna che, 80 anni fa, salvò sua nonna dai nazisti.

Una storia incredibile quella che arriva da Israele, raccontata dal Washington Post e rilanciata da Tgcom 24.

Durante la Seconda guerra mondiale, una giovane, Maria Blishchik, nascose e salvò dai nazisti la sua vicina ebrea, Fania Rosenfeld Bass. A ottanta anni di distanza, la nipote di Fania, la 46enne Sharon Bass, che vive in Israele, ha “ricambiato il favore” accogliendo le nipoti di Maria, Lesia Orshoko e Alona Chugai, scappate dalla guerra in Ucraina.

Fania perse i genitori e i cinque fratelli per mano dei nazisti. Lei riuscì a fuggire e si salvò grazie a Maria e alla sua famiglia, che la nascosero durante gli ultimi due anni di guerra, fino a poco prima che la città ucraina diRafalowka fosse liberata dall’Armata Rossa nel febbraio 1944. Poi si trasferì in Israele. Le famiglie di Fania e Maria (quest’ultima, non ebrea, era rimasta in Ucraina), avevano perso i contatti subito dopo la liberazione. Ma poi la tecnologia ha reso la comunicazione più facile e, negli Anni ’90, hanno ricominciato a sentirsi assiduamente.

Quando è scoppiata la guerra, Sharon, che è cresciuta ascoltando la storia di Maria e Fania, ha subito contattato Lesia, 36 anni, e Alona, 47 anni. Non appena la situazione in Ucraina è peggiorata, la 46enne ha iniziato a pensare a come portarle al sicuro in Israele. Successivamente, ha contattato il ministero dell’Interno israeliano per ottenere i visti.

Dopo un lungo viaggio, il 6 marzo, Lesia e Alona sono arrivate a Tel Aviv. Per ora, hanno ricevuto visti temporanei. Sharon, insieme alla sua famiglia, sta cercando di aiutarle a ottenere la cittadinanza permanente e sottolinea che “possono restare tutto il tempo che vogliono, la mia casa è anche la loro”.