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Anziana picchiata selvaggiamente in casa per dire dove aveva i soldi: arriva la condanna

La sentenza pronunciata oggi dal giudice del Tribunale di Campobasso, che ha inflitto una pena di 4 anni a una 28enne, mentre una 25enne ha patteggiato 3 anni e 4 mesi


CAMPOBASSO. Tentarono una rapina in via Marche ai danni di un’anziana, dopo averla massacrata di botte per immobilizzarla: condannate due giovani donne.

Alla maggiore, una 28enne, il giudice del Tribunale di Campobasso Roberta D’Onofrio ha inflitto, con rito abbreviato, una pena di 4 anni. La procura, con il pm Elisa Sabusco, aveva chiesto 8 anni di reclusione. Le accuse contestate, come chiarisce l’Ansa, erano tentata rapina, lesioni aggravate, sequestro di persona e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’altra ragazza coinvolta, una 25enne, ha invece patteggiato una pena a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Era accusata di favoreggiamento relativamente al tentativo di rapina.

Assolto invece con formula piena il nipote della vittima, difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio, che era accusato di tentata rapina, sequestro di persona, lesioni aggravate e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nei suoi confronti il pm aveva chiesto una condanna a 6 anni.

Le due donne, secondo la ricostruzione che fu fatta dagli investigatori, avrebbero spento il contatore dell’energia elettrica dell’appartamento dell’anziana, una 77enne vedova da pochi mesi, inducendola così ad aprire la porta di casa per capire cosa fosse accaduto. A quel punto la 28enne sarebbe entrata in scena facendo cadere la vittima a terra e chiedendole dove nascondeva soldi in casa. L’anziana fu poi bloccata con del nastro adesivo sulle mani e sulla bocca, presa per i capelli e la testa è sbattuta più volte sul pavimento. La vittima però reagì inducendo la rapinatrice a desistere e a scappare via.

Dalle indagini emerse anche che mentre la 28enne aggrediva l’anziana in casa minacciandola anche di fare del male alla figlia, la complice faceva da palo sotto l’abitazione distraendo una vicina di casa. La vittima, rimasta priva di sensi, si riprese dopo alcuni istanti ed ebbe la forza di chiamare i carabinieri. Le indagini si indirizzarono subito sul mondo della droga.

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