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Nuovo garante dei diritti della persona: in Consiglio regionale il giuramento di Paola Matteo

Dopo il blocco della procedura di nomina da parte del M5S, cha ha abbandonato l’Aula


CAMPOBASSO. Ora è ufficiale: Paola Matteo è il nuovo garante dei diritti della persona. In Consiglio regionale il giuramento, slittato per il blocco della procedura di nomina nel corso della precedente seduta da parte dei portavoce del Movimento 5 Stelle che hanno deciso di abbandonare l’Aula ritenendo “irrituale ciò che è successo in fase di individuazione di una così importante figura”.

I portavoce del M5S hanno abbandonato l’Aula

Il presidente del Consiglio Salvatore Micone ha introdotto la nuova garante, che resterà in carica cinque anni a partire dal momento del giuramento. Dopo la formula di rito Paola Matteo ha ringraziato l’Aula e ha illustrato la sua ‘mission’.

“Non vi nascondo l’emozione – le sue prime parole – di entrare in quest’Aula con un’altra veste, avendo io servito questa pregevole istituzione con un altro ruolo. Spero di poter dimostrare in questo impegno tenacia, perseveranza e soprattutto di poter valorizzare quello che diceva il grande poeta libanese Khalil Gibran: ‘Difendere i diritti degli altri è il fine più alto e nobile di un essere umano’. È un momento solenne, sia nei confronti del Consiglio regionale, sia nei confronti di tutti i cittadini molisani per i quali ho appena giurato. Ho giurato di assolvere a questo compito per l’interesse dell’intera collettività. Mi impegno davanti al Consiglio regionale a svolgere questa funzione con la massima correttezza, con il massimo impegno e con la massima equità. Cercherò di fare rete con le altre istituzioni a discapito delle prevaricazioni, delle ingiustizie e soprattutto dell’indifferenza. Un ruolo, quello del garante, che affronterà ambiti delicati in un contesto sociale sempre più bisognoso di garanzie e tutele”.

Saranno tre, come spiegato dalla garante, le aree di intervento principali: minori, detenuti e difesa civica.

Prima del giuramento non sono mancate le contestazioni in Aula. “Credo che sia – ha detto il portavoce del M5S Andrea Greco – l’ennesimo e, a questo ultimo, affronto a quest’aula consiliare. Dai rumors che si avvertivano nell’ultima settimana, pare che questo sia stato motivo di forte discussione all’interno della maggioranza. La nomina non è stata rituale, in sfregio ai doveri del Consiglio regionale, perché si tratta di una figura che va individuata dal Consiglio regionale. Oggi si viene in Aula con questa ulteriore richiesta. Siamo abbastanza stufi di questo tipo di atteggiamento”.

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