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Sanità, confronto in Prefettura tra Toma e Gemelli. Villa Maria verso lo stato di agitazione

Oggi l’incontro alla presenza del commissario di governo Michela Lattarulo. E i sindacati puntano il dito sulle difficoltà vissute dai lavoratori


CAMPOBASSO. Sanità, il caso Gemelli Molise in Prefettura a Campobasso, con il tentativo di composizione della vertenza aperta tra la ex Cattolica e la Regione.

Questa mattina l’incontro alla presenza del prefetto Michela Lattarulo, col commissario alla sanità Donato Toma da una parte e il presidente di Gemelli Stefano Petracca dall’altra. Posizioni contrapposte sui tetti di spesa, il pagamento degli arretrati, le prestazioni di Radioterapia e la firma dei contratti sollecitata dalla Regione.

Nei giorni scorsi Gemelli Molise aveva fatto sapere che senza fondi da parte della Regione non ci sarebbe stata la possibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti. Allarme in parte rientrato dopo che alla struttura di Tappino è arrivato un anticipo di 5 milioni di euro, che dovrebbe consentire di far fronte agli ultimi salari, ma che non risolve la questione.

Ancora più complessa, hanno fatto sapere i sindacati, la situazione della clinica Villa Maria di Campobasso, dove per i ritardi negli accreditamenti da parte della Regione i lavoratori aspettano tre mensilità arretrate. Tanto da prospettare l’avvio dello stato di agitazione. Che potrebbe partire già domani. Se ne è parlato nella riunione delle organizzazioni sindacali del comparto sanità, ai sensi della Legge n. 146/90, che disciplina l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e la  salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati.

“Il leale e costruttivo dialogo – hanno fatto sapere dalla Prefettura al termine del Tavolo tecnico – ha consentito alle parti di avviare un percorso condiviso volto ad affrontare con spirito collaborativo e nella comune ottica della tutela della salute dei cittadini, alcune questioni che richiedono una imminente soluzione, anche mediante la rappresentazione delle problematiche ai Ministeri competenti. Il tentativo di conciliazione si è concluso con la sospensione della procedura, in vista delle determinazioni che potranno essere assunte, a seguito degli approfondimenti stabiliti nel corso del primo incontro svolto”.

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