Il bassista della band torinese è deceduto dopo una lunga lotta contro un grave male. Sabato lo striscione in memoria esposto dai sostenitori campobassani: la band li ha ringraziati sui social


TORINO-CAMPOBASSO. Il 31 marzo è venuto a mancare Rudy Ruzza, bassista della storica band degli Statuto. Sulle pagine social ufficiali il gruppo torinese ha scritto: “Non abbiamo parole solo dolore”. Una perdita per il mondo della musica ma anche per quello delle tifoserie calcistiche. Ruzza era infatti un appassionato sostenitore granata, spesso presente in curva. Gli Statuto hanno anche scritto un pezzo dedicato a Matteo Bagnaresi, ultrà del Parma travolto e ucciso da un pullman nel 2008.

Forse anche per questo i sostenitori del Campobasso hanno deciso, durante la partita di sabato 1 aprile contro il Venafro, di esporre uno striscione in memoria del musicista torinese: “Suona anche di là, ciao Rudy ragazzo ultrà”.

La band torinese, colpita dal gesto, ha postato le foto dello striscione sulle sue pagine social: “Campobasso, grazie di tutto cuore”.

Ruzza aveva 61 anni, ed era in cura da tempo per una malattia. Faceva parte della band mod dalla fine degli anni Ottanta, quando ha preso il posto di Ezio Bosso. La scomparsa di Rudy Ruzza è ancora più amara perché gli Statuto ques’anno festeggiano 40 anni di carriera. Il musicista aveva da poco registrato al Cap10100 di Torino un disco dal vivo insieme alla band per la celebrazione mentre era in preparazione il tour che li avrebbe portati di nuovo in giro per l’Italia. Il 25 aprile era stata già fissata la prima data a Correggio.

Pierre