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Elezioni regionali, presentato il movimento Molise al Centro

Il portavoce Di Bartolomeo: “Non parliamo di nomi ma di programmi. Obiettivo riavvicinare le persone alla politica”


di Enrico Fazio

CAMPOBASSO. Infrastrutture, sviluppo digitale e sanità. Queste le pietre angolari del programma dei moderati di ‘Molise al Centro’.

Questa mattina, al Centrum Palace di Campobasso, l’associazione politico-culturale ha infatti presentato il nuovo movimento in vista delle elezioni regionali del 25 e 26 giugno. Alla guida Michele Di Bartolomeo, figlio del compianto ex sindaco ‘big’ Gino.

“Lavorando sul territorio abbiamo visto che la risposta era importante. In un momento politico di confusione, in cui non vediamo parlare di programmi ma solo di nomi, abbiamo individuato tre punti programmatici sui quali vogliamo dialogare con tutti, sia con il centrodestra che con il centrosinistra”.

Queste le parole del portavoce Di Bartolomeo nel corso della conferenza stampa.

“Il simbolo è un chiaro riferimento all’emblema della nostra regione, per la quale vogliamo mantenere l’autonomia. Questo è uno dei primi punti su cui ci confronteremo con le altre forze politiche”.

“Vogliamo parlare di sviluppo, visto il declino inesorabile del nostro territorio. Incentivare le imprese che hanno investito e che vorrebbero rimanere sul territorio. Un Molise senza una strada che colleghi Venafro e Termoli è impensabile – ha affermato – Senza parlare per forza di autostrada, basterebbe una quattro corsie per attrarre lavoro, investimenti e turismo in un territorio dalle enormi potenzialità troppo spesso non sfruttate. Molte anche le infrastrutture da terminare. Uno sviluppo che non può esserci senza l’apporto della digitalizzazione”.

“Infine il nodo cruciale delle sanità. Le forze politiche si stanno scontrando e per noi servono punti fermi – ha proseguito il portavoce di Molise al Centro – L’interazione tra pubblico e privato ci deve essere, avendo l’idea di creare sul territorio una collaborazione forte con l’università per arrivare alla creazione di un Policlinico universitario regionale, con il supporto delle strutture private accreditate, eccellenze riconosciute anche oltre i confini regionali. Serve un Dea importante di secondo livello. Sulle liste d’attesa interminabili la digitalizzazione darà il suo contributo”.

“La popolazione è disillusa e non partecipa più alla vita politica. Molise al Centro non vuole sottrarre voti alle altre forze, ma vuole attrarre quella parte della cittadinanza che si è staccata dalla politica e non va più a votare”.

“Abbiamo assistito alle ultime elezioni, sia politiche che regionali, ad un tasso di astensione altissimo. Non possiamo pensare che in una regione piccola come la nostra vada a votare il 40% della popolazione. Abbiamo intorno a noi imprenditori, professionisti, professori, impiegati. Siamo aperti al dialogo con tutti, purché si ragioni almeno su questi tre punti programmatici” ha concluso Michele Di Bartolomeo.  

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