Tra i nomi avanzati nel tavolo di questa sera quelli di Vittorino Facciolla, Andrea Greco e Micaela Fanelli. Appello al nome condiviso


CAMPOBASSO. Elezioni Regionali, il tavolo regionale del centrosinistra non chiude sul nome del candidato presidente e cede il testimone a Roma, passaggio su cui dopo la mancata intesa avrebbe spinto il particolare il M5s, con le segreterie nazionali che potrebbero convergere sul nome del giornalista Domenico Iannacone.

Un nome, quello del giornalista, sul quale alla fine saranno chiamati a decidere Giuseppe Conte ed Elly Schlein, lanciato nei giorni scorsi ufficialmente da Molise Domani e sul quale si cercherà la convergenza.

Sta di fatto che nella riunione che si è tenuta questa sera il Pd non ha espresso un nome, secondo la linea fornita dalla direzione regionale, che si è riunita ieri. Emerso tuttavia, ma a farlo sono stati i partiti di sinistra più che i dem, il nome del segretario regionale del Partito democratico Vittorino Facciolla. Tra le indicazioni avanzate anche quello della capogruppo regionale Micaela Fanelli e del giudice Enzo Di Giacomo.

Il M5s, che con il coordinatore regionale Antonio Federico ha ribattuto che la scelta spetta ai pentastellati, ha espresso la terza indicazione, quella del capogruppo regionale Andrea Greco, che arriva dopo Angelo Primiani e Vittorio Nola, con il nome del sindaco di Campobasso Roberto Gravina che resta comunque in ballo. M5s che sta comunque tentando di blindare la casella Molise.

Se l’accordo ad oggi non c’è e se la soluzione Primarie appare difficile – a poco più di un mese dalla presentazione delle liste i tempi sono troppo ristretti – la spinta dei partiti, Pd e M5s in testa, è quella di chiudere su un nome condiviso. Gradito in Molise e gradito a Roma. Non un’imposizione, dunque. Un’investitura, forse. Come potrebbe essere quella di Domenico Iannacone.

Carmen Sepede