Il giovane venafrano è finito nella rete della Squadra Mobile di Isernia insieme alla sua compagna, confinata ai domiciliari. Il dettagli dell’operazione. GUARDA IL VIDEO


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA/VENAFRO. È considerato il ‘re’ dello spaccio, soprattutto di cocaina M.P., il 32enne venafrano finito nella rete della Squadra Mobile di Isernia al termine dell’operazione antidroga messa a segno ieri.

Questa mattina in conferenza stampa il procuratore Carlo Fucci, insieme al questore Vincenzo Macrì e al capo della Mobile Gianluca Vesce hanno illustrato i dettagli del blitz che ha consentito di arrestare il 32enne (trasferito in carcere) insieme alla sua compagna confinata ai domiciliari, perché in dolce attesa.

Un’indagine complessa e minuziosa che parte da lontano. E che consentì, lo scorso mese di aprile, di sequestrare di 371 grammi di cocaina purissima. Quel sequestro, che portò all’arresto di altri due giovani, rappresenta uno dei più ingenti eseguiti negli ultimi anni. E quella droga, per chi indaga, era detenuta per conto del 32enne.

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Ottenuti gli elementi utili per procedere, ieri è scattato il blitz. Il 32enne è stato fermato fuori dalla sua abitazione. Poi è scattata la perquisizione nella casa dove convive con la compagna. Lì i poliziotti hanno trovato ulteriori 17 grammi di cocaina, già divisa in dosi, 900 grammi di hashish. Trovati anche 8.500 euro in contanti, somma ritenuta provento dello spaccio.

L’ulteriore sequestro di droga ha fatto scattare l’arresto in flagranza di reato per il 32enne, già comunque destinatario della custodia cautelare in carcere disposta per i fatti di aprile. Nei guai, si diceva, anche la compagna, attualmente ai domiciliari presso l’abitazione della madre, in quanto indiziata di essere consapevole dell’attività del suo fidanzato.

“Le operazioni – ha sottolineato il procuratore Fucci – rappresentano un risultato di estrema rilevanza nella lotta al traffico di stupefacenti portata avanti costantemente dalle forze dell’ordine e dalla Procura, sia per i quantitativi rilevanti di sostanze stupefacenti sequestrate tra il 15 aprile e la giornata di ieri, sia per il ruolo – ritenuto di primissimo piano – di dell’arrestato nel traffico di sostanze illecite in provincia di Isernia ed in particolare nell’area del venafrano”.

Un volto tutt’altro che nuovo per chi indaga. Nel maggio del 2018 il 32enne venne arrestato perché trovato in possesso di circa sette chili di marijuana e 56 grammi di cocaina. In quell’occasione fu accusato anche di resistenza e le lesioni nei confronti degli agenti della Mobile e per detenzione, illecita, di una pistola.

Per quei reati venne processato e condannato. La pena definitiva, in Appello, fu di due anni e due mesi di reclusione “risultata – ha evidenziato ancora il procuratore – evidentemente insufficiente ad indurre il soggetto a non reiterare il reato. Queste indagini assestano un ulteriore importante colpo all’attività di spaccio in questa provincia dopo quello di febbraio quando, con le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalle Procura, si è posto fine ad un altro rilevante circuito di spaccio di cocaina, hashish e di marijuana proveniente principalmente dalle piazze di spaccio di Roma, che inondavano la provincia di Isernia. È doveroso riconoscere l’ottimo e importante lavoro della Procura e della Squadra Mobile al fine di contrastare il preoccupante fenomeno dello spaccio e di accertare responsabilità”.

“L’operazione di ieri – ha spigato il questore Macrì – era importante perché rappresenta il passaggio che ci ha consentito di evidenziare in pieno le responsabilità nella gestione della piazza, riconducibili al soggetto arrestato ieri. L’azione di contrasto al fenomeno dello spaccio  ha poi assicurato – continuerà. Dal primo gennaio del 2022 sono state arrestate 17 persone, quindici sono invece quelle denunciate. E particolare attenzione viene riservata alla prevenzione. Ad ottobre – ha infine annunciato – saranno realizzate importanti iniziative”.

“Un’operazione – ha affermato il capo della Mobile Vesce – che rappresenta un duro colpo inflitto al traffico di stupefacenti. Secondo le nostre informazioni l’arrestato era il maggior trafficante di sostanze stupefacenti in questa provincia. Titolo che possiamo attribuirgli sia per la capacità economica nell’approvvigionarsi di stupefacenti, cocaina e hashish, da ambienti criminali di regioni limitrofe. Ma anche per la velocità con cui piazzava la droga”.

Il procedimento naturalmente si trova nelle fase delle indagini preliminari ed entrambi gli indagati, assistiti dall’avvocato Gianluca Giammatteo, potranno fornire la loro versione dei fatti. Nel pomeriggio di oggi, in tribunale, sono fissati gli interrogatori di garanzia