Le parole dell’allora presidente della Repubblica Ciampi restano impresse nella memoria collettiva dei molisani nel ricordo di una delle pagine più buie. I messaggi delle istituzioni


SAN GIULIANO DI PUGLIA. “Quello che abbiamo provato tutti quanti noi durante i funerali di questi bambini è un sentimento che noi adulti, noi genitori, sentiamo, la responsabilità di non essere stati capaci di proteggere i nostri figli”.

Le riflessioni, amare, dell’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi restano scolpite nella memoria collettiva dei molisani che oggi ricordano una delle pagine più buie della storia recente della regione. Sono trascorsi 21 anni dal dramma di San Giuliano di Puglia, ma il tempo che passa non scalfisce il dolore.

Alle 11,32 del 31 ottobre del 2002 una scossa di magnitudo 5.7 come ricorda l’Ingv, venne avvertita in una vasta area dell’Italia centro-meridionale, ma a San Giuliano di Puglia si compì la tragedia: crollò del tetto della scuola elementare. Fu l’unico edificio a sbriciolarsi sotto l’onda d’urto della scossa.

LE VITTIME. Sotto le macerie morirono 27 bambini e una maestra: Antonio Astore, 8 anni; Antonella Borrelli, 6 anni, Michela Buonaugurio, 6 anni; Maria Colantuono, 6 anni; Melissa De Lisio, 9 anni; Sergio Di Cera, 8 anni; Antonio Di Renzo, 8 anni; Maria Di Renzo, 7 anni; Costanza Ferrecchia, 10 anni; Lorenzo Francari, 10 anni; Valentina Ianiri, 6 anni; Luca Jacurto, 6 anni; Paolo Romano Jacurto, 6 anni; Domenico La Fratta, 10 anni; Morena Morelli, 6 anni; Gianni Nardelli, 9 anni; Giovanna Nardelli, 10 anni; Luigi Occhionero, 8 anni; Luigi Petacciato, 7 anni; Maria Celeste Picanza, 8 anni; Raffaele Picanza, 6 anni; Valentina Picanza, 6 anni; Gianmaria Riggio, 9 anni; Luca Riggio, 9 anni; Giovanna Ritucci, 7 anni; Martina Vassalli, 7 anni; Umberto Visconti, 9 anni e la loro maestra Carmela Ciniglio, 47 anni.

LA COMMEMORAZIONE. Oggi a San Giuliano per il momento di raccoglimento e preghiera, nel cimitero del paese, alle 11.32. Da lì il corteo raggiungerà fino al Parco della Memoria, dove prima del terremoto, c’era la scuola. Alle 17 presso la chiesa madre sarà celebrata la santa messa e, alle 20, la fiaccolata lungo il ‘percorso della Memoria’. Domani, primo novembre, la Messa Solenne nella chiesa madre, alle 11. Questa mattina la seduta straordinaria del consiglio regionale.

I MESSAGGI DELLE ISTITUZIONI. “Tutti noi continuiamo a portare nel cuore il ricordo indelebile della tragedia che ha colpito la scuola Jovine e la nostra intera Comunità scolastica, portando via i sorrisi e i sogni di 27 giovani vite innocenti e della loro maestra – scrive la dirigente Atp dell’Ufficio Scolastico del Molise, Marialuisa Forte – Tutti noi continuiamo a portare nel cuore il ricordo indelebile della tragedia che ha colpito la scuola Jovine e la nostra intera Comunità scolastica, portando via i sorrisi e i sogni di 27 giovani vite innocenti e della loro maestra. Ricordare è nostro dovere, per fare in modo che tragedie come questa non accadano mai più. Ancora una volta, in questa giornata, ci uniamo al dolore delle famiglie, riaffermando il valore della vita umana e sottolineando l’impegno di tutti verso il diritto dei nostri alunni a formarsi in luoghi sicuri. Mentre commemoriamo questa Giornata, portiamo con noi la consapevolezza che anche nei momenti più oscuri, la speranza possa fiorire e la solidarietà possa rafforzare le fondamenta della nostra Comunità. Che la memoria dei nostri piccoli “angeli” e della loro insegnante sia per sempre un faro luminoso di speranza per il mondo della scuola e nel cammino di ognuno”.

“Ventuno anni dall’immane tragedia, una ferita mai rimarginata, che colpì il Molise, lasciando un segno indelebile in tutti noi – ha ricordato la deputata molisana di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta – Perdere la vita nel luogo più sicuro, quella scuola che si sgretolò in pochi secondi, lasciando nello sconforto e nel dolore la nostra regione e, in particolar modo, un’intera comunità. San Giuliano di Puglia ha pagato un prezzo pesante di quel terribile sisma. Intere famiglie distrutte e una generazione cancellata. Da madre ho sempre ripensato al profondo dolore che hanno segnato le vite di quei genitori, straziati dalla più terribili delle morti entrate nelle proprie case. Oggi, Giornata della Memoria, commemoriamo le vittime di quel sisma, ma ci fermiamo anche a riflettere. Ancora oggi ci chiediamo il perché e noi rappresentanti delle istituzioni altro non possiamo fare che cambiare la cultura della prevenzione e della sicurezza. San Giuliano di Puglia è un esempio per tutti noi. Ricordiamo gli Angeli e per loro preghiamo! Vivrete per sempre nel nostro cuore!”.

“La memoria senza impegno politico e civile rischia di diventare un esercizio fine a se stesso, una ricorrenza svuotata del suo contenuto più importante, ovvero il dovere ad operare di comune accordo affinché simili tragedie non abbiano più ad accadere – scrive Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Ppe – Quanto successo nel 2002 a San Giuliano di Puglia ci impone dunque non soltanto di ricordare quei tragici istanti ma anche e soprattutto di lavorare seriamente per garantire la massima sicurezza possibile per tutti gli edifici, pubblici e privati. Credo sia questo il modo migliore per ricordare il dramma di quei giorni in cui persero la vita trenta persone, tra cui 27 alunni e la loro maestra: un impegno civico e morale cui nessuno può sottrarsi e a cui è opportuno dedicare ogni sforzo istituzionale. È una battaglia su cui da tempo sono impegnato a Bruxelles, affinché le istituzioni europee predispongano un fondo ad hoc da destinare esclusivamente alla prevenzione e alla messa in sicurezza dei territori a rischio. Ricostruire e sostenere le aree interessate da simili tragedie è assolutamente doveroso, ma è arrivato il momento di lavorare per fare tutto ciò che è necessario per rendere sicuri il più possibile i luoghi dove far crescere i nostri figli”.

“La distanza temporale che ci separa dal quel tragico 31 ottobre di 21 anni fa non ha scalfito minimamente il senso di inadeguatezza, dolore e rabbia che tutti insieme provammo allora e che torna oggi per porci dinanzi alla necessità di riconoscere un impegno concreto, da portare avanti con una indispensabile unità d’intenti, a favore di tutto ciò che contribuisce a migliorare la prevenzione, nelle scuole e in ogni edificio pubblico, rispetto al verificarsi di catastrofi naturali di vario genere  – ha dichiarato il consigliere regionale ed esponente del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, ricordando le vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia – Il ricordo e la memoria viva in questo come in altri casi, vanno utilizzati per riflettere e fare un esame di coscienza costante, un punto della situazione sempre attuale, sulle garanzie di sicurezza che siamo in grado di offrire ai nostri studenti, in Molise come nel resto del nostro paese, in materia di edilizia scolastica e non solo. A San Giuliano di Puglia, 21 anni fa, una generazione di figli del nostro Molise, insieme alla loro maestra, venne spenta senza avere la possibilità di salvare la propria vita, il proprio futuro e quello delle proprie famiglie, segnate in maniera indelebile dal dolore lacerante di quegli attimi. A tutti loro va il nostro pensiero, lontano da ogni retorica”.

“Non c’è molisano – scrive il presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Venafro Alfredo Ricci – che non ricordi esattamente cosa stesse facendo in quei lunghissimi 60 secondi in cui la terra decise di squarciarsi portando al crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia e spezzando le vite di 27 bambini e della loro maestra. Una ferita ancora aperta, un dolore vivo nella memoria di ognuno di noi. Agli angeli di San Giuliano e all’insegnante Carmela Cinigli va oggi il mio commosso ricordo. A quanti, in primis Vigili del Fuoco e Protezione Civile, scavarono a mani nude e senza sosta nella speranza di restituire i figli ai loro genitori, va ancora il nostro incommensurabile grazie. A tutti noi, ciascuno per il proprio ruolo, il compito, oggi come allora, di lavorare per rendere le nostre scuole più sicure, perché mai più si ripeta una simile tragedia e perché il nostro comune impegno è l’unico modo per rendere giustizia a chi non c’è più”.