A San Giuliano di Puglia la commemorazione delle vittime del terremoto del 31 ottobre 2002
SAN GIULIANO DI PUGLIA. Una ferita che non si rimargina, per un dolore che non passa. Il Molise si è fermato oggi per ricordare i suoi ‘angeli’. Toccante come sempre la cerimonia in ricordo degli ‘angeli’ di San Giuliano di Puglia: i 27 bambini e la loro maestra morti tra le macerie della scuola Jovine, crollata a seguito della scossa di terremoto del 31 ottobre 2002.
Alle ore 11.32 i rintocchi delle campane hanno scandito, ancora una volta, il ricordo di quei tragici momenti. Un momento di raccoglimento e preghiera e poi la deposizione delle corone di fiori presso il ‘Parco della Memoria’, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.
Alle 17 sarà celebrata la Santa Messa nella chiesa madre e subito dopo la fiaccolata lungo il percorso della memoria, promossa dal comitato vittime della scuola.
“A distanza di 21 anni dalla tragedia il ricordo di quel dramma è ancora vivo dentro di noi – ha detto all’Ansa il sindaco Giuseppe Ferrante – Oggi il ricordo va anche a Giuseppina Barbieri, la bidella della scuola, alle maestre di italiano Maria Giannone e Concettina Terzano che sono venute a mancare negli ultimi anni”.
“Una cerimonia toccante che ci fa comprendere quanto sia importante al giorno d’oggi avere scuole sicure. Il Molise è sulla buona strada. Tanti comuni hanno realizzato scuole antisismiche”. Lo ha sottolineato il senatore molisano Costanzo della Porta che ha preso parte alla cerimonia di commemorazione.
“Tanti comuni hanno realizzato scuole antisismiche – ha detto all’Ansa Della Porta – che sono il presupposto affinché non accadano altre tragedie simili”. Sul dramma delle famiglie delle vittime ha aggiunto: “Da padre posso comprendere il dolore dei genitori che hanno perso i figli e questo sentimento deve rafforzare in noi la considerazione che la buona politica si fa con i buoni fatti, con le azioni concrete”.
“Un evento tragico che non potrà mai abbandonare la mente di chi, da amministratore, ha vissuto quelle ore di angoscia e pregava affinché venissero fuori corpi ancora in vita di quanti erano rimasti sotto la macerie – ha ricordato l’assessore regionale Michele Iorio –
È in questo ricordo che quegli ‘angeli’ continuano a vivere anche attraverso le nostre parole. Ecco dunque che la Giornata della memoria deve essere anche occasione di riflessione e di approfondimento delle problematiche relative all’evento verificatosi, alla protezione civile, alla prevenzione, alla sicurezza, al mondo dell’infanzia. Tanto è stato fatto, perché quegli angeli hanno spalancato una porta nella vita di tutti i bambini italiani sollevando l’attenzione sulle scuole sicure tanto che, ancora oggi, l’argomento è un punto focale anche sul PNRR a livello nazionale.
A livello nazionale, dopo il terremoto in Molise è stato istituito il Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per le verifiche sismiche e i primi interventi urgenti. Intanto in Molise, dopo questo tragico evento, è stato realizzato il piano ‘Scuole sicure’ che in pochi anni ha ristrutturato quasi tutti gli istituti scolastici della regione. Oggi, sul territorio, scuole pericolose non ne esistono più e se qualcuna ancora c’è, è stata chiusa. Tutto questo grazie all’impatto che ha avuto sul territorio italiano e regionale il crollo della Jovine e la morte dei bambini con la loro maestra.
La tragedia è stata trasformata in fonte di forza ed è per questo che, per quanto dolorosa sia l’esperienza, dobbiamo fare in modo che il trascorrere del tempo non archivi nel silenzio quel ricordo”.