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Elezioni, ‘totonomi’ per il sindaco di Campobasso. Centrodestra in riunione, Pd tra Primarie e scelta unitaria

Si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno, insieme alle Europee. E gli aspiranti candidati cominciano a lavorare, nell’ombra o allo scoperto, scegliendo due strategie opposte


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Elezioni Amministrative, verso l’individuazione dei candidati sindaco di Campobasso, dove si tornerà a votare sabato 8 e domenica 9 giugno, insieme alle Europee. Nell’Election day, che era stato ipotizzato ed è stato confermato.

C’è chi parte in quarta, annunciando la propria volontà di “scendere in campo”, e chi aspetta di calare le carte all’ultimo momento. Strategie opposte, l’efficacia dell’una o dell’altra non è un’assioma, ma si dimostra valida a seconda delle circostanze, utilizzate per convincere prima che gli elettori le segreterie dei partiti, che già sono al lavoro per individuare i nomi dei papabili.

Più avanti nella trattativa il centrodestra, che ha già riunito il primo tavolo al Centrum Palace di Campobasso, per discutere, oltre che del capoluogo, anche della scelte da fare per il comune di Termoli, dove pure si vota per scegliere il sindaco. Presenti all’incontro il senatore e coordinatore di Forza Italia Claudio Lotito, Michele Marone (Lega), Filoteo Di Sandro (Fratelli d’Italia), Claudio Lotito (Forza Italia), Fabio Cofelice e Stefano Sabatini per Noi Moderati, Teresio Di Pietro per l’Udc, i Popolari per l’Italia di Vincenzo Niro. Al summit anche il governatore Francesco Roberti e i parlamentari di FdL Costanzo Della Porta e Elisabetta Lancellotta.

La prima cosa da fare, ha chiarito Di Sandro, che ha poi escluso si sia parlato di nomi, è stabilire i criteri. Che significa anche bilanciare le candidature di vertice tra Campobasso e Termoli. Pur nel confronto dialettico, ha rimarcato Michele Marone, “il centrodestra si presenterà unito e compatto, con i migliori candidati possibili”.

Il totonomi è già abbastanza fitto. Tra i papabili è comparsa l’indicazione dell’ex consigliere comunale Francesco Pilone, in quota Fratelli d’Italia, che punta ad ottenere la nomination, visto che alla precedente tornata elettorale alla fine la spuntò la Lega, con Maria Domenica D’Alessandro.

L’esponente del Carroccio Alberto Tramontano resta comunque tra i papabili, come Salvatore Colagiovanni (Popolari) e Mimmo Esposito (Forza Italia), mentre compare anche il nome di Stefano Maggiani.

Non si parla ancora di candidature unitarie nel centrosinistra, dove il Pd, che qualche giorno fa ha riunito l’Assemblea per discutere delle prossime scadenze elettorali, è alla ricerca dell’aspirante sindaco, seguendo la strada dell’accordo unitario o quella delle Primarie. Il M5s punterebbe però alla ricandidatura del sindaco facente funzioni Paola Felice, “per continuare il lavoro avviato”. Non si esclude tuttavia un accordo tra dem e i Cinque stelle, ripetendo l’esperienza delle Regionali e del tandem che ha portato alla candidatura unitaria di Roberto Gravina. Con tanto di ‘benedizione’ da parte di Giuseppe Conte e Elly Schlein, che la scorsa estate si ritrovarono a Campobasso, in un bar di Piazzetta Palombo, insieme al leader di Sinistra Italiana Nicola Santoianni.

Chi di sicuro intende presentarsi agli elettori è Costruire Democrazia, che ha eletto alla Regione il consigliere Massimo Romano e che ha già individuato il nome dell’aspirante sindaco: l’avvocato Pino Ruta. Lui la sua strada l’ha già scelta: è quella delle carte già calate sul tavolo.

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