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L’Italia che corre a due velocità. Record di anzianità al Molise: treni di 22 anni

Sui trasporti ferroviari non si colma il divario tra Nord e Sud, come si evidenzia dal rapporto ‘Pendolaria 2024’ di Legambiente


CAMPOBASSO. Un’Italia a due velocità corre lungo i binari italiani fra treni che hanno più di 18 anni, linee sospese o chiuse da tempo e ritardi. È questa la fotografia scattata dal rapporto ‘Pendolaria 2024’ di Legambiente. Il divario fra Nord e Sud cominciadall’età media dei convogli: al Sud è di 18,1 anni mentre al Nord è di 14,6 anni. Il record di ‘anzianità’ spetta al Molise (22,6 anni) seguita dalla Calabria (21,4 anni).

Un record non certo positivo per il Molise, a cui pure sono stati assegnati nuovi treni elettrici, in funzione tuttavia solo sulla tratta in cui sono stati completati i lavori di ammodernamento per quanto riguarda i collegamenti con Roma.

Il divario tra Nord e Sud, per quanto riguarda i collegamenti ferroviari è ben lontano dall’essere colmato. Per Legambiente “quattro delle 12 linee ferroviarie peggiori segnalate nel 2024 si trovano al Sud: le ex circumvesuviane, la Catania-Caltagirone-Gela, e come new entry la linea Jonica che collega Taranto e Reggio Calabria, la linea adriatica nel tratto pugliese Barletta-Trani-Bari”.

Diverse le linee chiuse o sospese come la Palermo-Trapani via Milo chiusa dal 2013 a causa di alcuni smottamenti di terreno, che si aggiungono alla Caltagirone-Gela (chiusa a causa del crollo del Ponte Carbone l’8 maggio 2011) e alle linee a scartamento ridotto che da Gioia Tauro portano a Palmi e a Cinquefrondi in Calabria, il cui servizio è sospeso da 11 anni.

Da qui l’appello al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, affinché “il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi una priorità perché il Sud, a partire dalla Calabria e dalla Sicilia, non ha bisogno del Ponte sullo stretto di Messina, ma di potenziare le linee ferroviarie con nuovi treni, di puntare su elettrificazione e collegamenti più veloci via terra, di migliorare il trasporto via nave con l’acquisto dei traghetti Ro-Ro (Roll-on/Roll-off) econvertire le flotte attuali in traghetti elettrici”.

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