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Sanità al centro del consiglio regionale, Roberti: “Puntare su assistenza territoriale e aumento dei posti letto”

Il presidente della Regione: “Tre gli assi fondamentali per garantire il diritto alla salute e ridurre la mobilità passiva”


CAMPOBASSO. È tornato a riunirsi questa mattina il consiglio regionale, con al centro la sanità. Presente nella seduta odierna anche il presidente della Regione, Francesco Roberti, che dopo i numerosi tavoli e confronti degli ultimi giorni ha presentato una bozza del Pos 2023-2025.

“Il Piano operativo sanitario 2023-2025 è stato elaborato per risolvere le tante problematiche sul territorio, ma soprattutto per far sì che i nostri ospedali tornino ad essere centrali, con nessun taglio e con posti letto che aumentano” ha affermato il presidente della giunta regionale.

“Tre sono gli assi, prevenzione, assistenza ospedaliera e assistenza territoriale. L’organizzazione dell’assistenza ospedaliera va dai 1022 ai 1079 posti letto, rimanendo nei parametri stabiliti. Un aumento dei posti letto che viene concentrato sul Cardarelli di Campobasso e riguarda le unità operative di emergenza e urgenza, Pronto Soccorso, Cardiologia, Rianimazione, Malattie Infettive, cha da tre passa a 14 posti letto. Il numero dei posti letto nelle strutture private accreditate resta invariato, eccetto un aumento di 11 posti letto per Neuromed a causa di una sentenza del Tar”.

“Il presidio di area disagiata di Agnone viene confermato come presidio ospedaliero. Attenzione alla rete di urgenza emergenza e alle reti per le patologie tempo dipendenti. L’asset riferito alla rete emergenza urgenza si articola su 16 postazioni di 118. Per la carenza di personale medico al momento restano demedicalizzati alcuni turni nelle prestazioni. Il problema va aggravandosi dalla fuga dei medici verso altre occupazioni. Possibile soluzione potrebbe essere ridurre il numero di postazioni rendendole tutte medicalizzate. Una postazione 118 dovrebbe essere posizionata in locazione utile a garantire il monitoraggio di 60mila abitanti – ha proseguito Roberti – Ci auguriamo che con il nuovo concorso arrivino specialisti e medici. Altra soluzione potrebbe essere coprire le posizioni carenti con agenzie preposte, come avviene in altre regioni. Resta imprescindibile ridurre il numero dei trasporti nei Pronto Soccorso dei codici verdi e bianchi, al fine di non sovraccaricare i Pronto Soccorso”.

“Il Ministero propone di ridurre l’emodinamica solo al Cardarelli, dal momento che presso il San Timoteo di Termoli e il Veneziale di Isernia non si riescono a coprire le 24 ore. La rete ictus prevede il centro di riferimento al Cardarelli. Le prestazioni di secondo livello sono presenti solo al Neuromed, che prevede il centro dell’ictus emorragico. Per la rete dei punti nascita, attualmente solo Campobasso rispetta il minimo numero di parti richiesti, mentre Isernia e Termoli sono sotto la soglia prevista dei 500 parti l’anno. Il Ministero chiede dunque di ridurli ad uno soltanto. Al tavolo tecnico però abbiamo fatto presente che il punto nascita di Termoli ha una sentenza del Tar, mentre il Veneziale ha una deroga da parte del percorso nascita nazionale. Ci siamo impegnati ad assumere tutte le iniziative per ridurre al minimo la mobilità passiva”.

“Atro punto focale del Pos l’assistenza territoriale – ha chiosato il presidente della Regione – Verrà incrementata l’assistenza domiciliare, integrata con il supporto e l’attivazione della telemedicina”.

“Sicuramente è lodevole l’intenzione di volersi occupare della mobilità passiva – ha affermato il consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina – in una regione che non riesce a garantire le cure necessarie per quelle che sono le esigenze dei cittadini molisani. Rispetto alle strutture dei privati accreditati ci sarà tanto da dire sui contratti e sulle modalità di regolazione dei rapporti con queste strutture. Nella bozza del Pos il dramma della nostra regione rimane quello della fiscalità.  Una regione che non si occupa di incrementare il gettito Irap è una regione che non si preoccupa di garantire i Lea. Vedremo i correttivi che arriveranno, perché alle parole devono seguire i fatti”.

“Se si pensa di smantellare il 118 anziché puntare su un modello di medicalizzazione e di soccorso avanzato sul territorio tutto quello di cui stiamo discutendo ha poco senso – ha evidenziato la capogruppo del Pd a Palazzo D’Aimmo, Alessandra Salvatore – Questa è ancora una bozza ma è opportuno dare un indirizzo. Sui bandi, quelli banditi dalla Regione Molise non hanno alcun tipo di appetibilità. Sui posti letto nel programma operativo non è chiarito dove e come ci saranno questi aumenti”.

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