Non sembra produrre effetti incoraggianti la decisione del Commissario Rotondi di designare il sindaco uscente. Il centrodestra si tiene alla larga, l’Udc resta alla finestra. E la stessa FI è ormai ridimensionata dall’uscita di Cavaliere
CAMPOBASSO. “Non importa come andranno le trattative con gli altri simboli, io sarò della partita. Ho avuto l’ok di Forza Italia alla mia ricandidatura e quindi scenderò di nuovo in campo”. Dalle dichiarazioni del sindaco di Campobasso Di Bartolomeo, riportate oggi dal quotidiano Primopiano, si intusce che per Big Gino la strada è davvero tutta in salita e che i rapporti con il centrodestra, nonostante la fiducia incassata la settimana scorsa a Roma, si fanno sempre più complicati. Perché in questi giorni il primo cittadino aveva il compito di ricostruire la coalizione intorno alla sua candidatura, con queste parole sembra invece voler mettere semplicemente le mani avanti. Anche quando ammette che l’Udc (uno dei pochi partiti intenzionati a sostenerlo) lo appoggierà solo se il suo nome sarà davvero condiviso. La situazione, quindi, nel centrodestra si complica terribilemente e la mossa di Rotondi più che risolvere i problemi sembra averne creati altri. Pure perché Big Gino, paradossalmente, non è sostenuto nemmeno dal partito che lo ha designato. L’autosospensione da Fi del Consigliere regionale Nicola Cavaliere infatti ridimensiona e non poco un partito che a livello cittadino ora come ora può contare solo sul sindaco e i suoi pochi sostenitori.
Jones
