Il triste racconto è stato riferito dalla vittima, Mohamed, al direttore della Caritas Diocesana di San Benedetto del Tronto


“Signore cosa desidera?”. “Guarda, non mi devi servire perché sei nero”. Sarebbe questa la frase razzista pronunciata da un cliente nei confronti di un cameriere di colore nel ristorante di un albergo di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). Della vicenda, che rappresenta l’ennesima conferma del clima d’odio e intolleranza che si respira in Italia, ne parla tgcom24 in riferimento alle dichiarazioni del direttore della locale Caritas Diocesana, don Gianni Croci, informato tramite un vocale in chat di gruppo realizzato dal diretto interessato, Mohamed.

Il giovane cameriere da tempo vive in Riviera in una casa di accoglienza e prende parte a tirocini formativi presso strutture ricettive. “In quel momento volevo sparire”, ha confidato dopo l’accaduto anche a un suo collega. Quest’ultimo lo aveva difeso, rivolgendosi direttamente al cliente: “Signore, lei non deve dire queste cose perché non è giusto. Che importa se lui è nero o bianco?”.

A quel punto si sarebbe scatenato parecchio trambusto nel locale. “Il cliente ha iniziato a gridare che non gli si doveva parlare così, perché era più anziano – ha riferito il giovane cameriere – e infine è arrivato anche lo chef. Mah, siamo nel 2020 ed esiste ancora gente così? Comunque vi giuro che questa cosa mi ha toccato molto, perché c’era tanta gente lì e mi guardava”.

“Un episodio di questo genere si commenta da solo. Abbiamo pensato di condividerlo perché possa aiutare a riflettere e soprattutto a far risorgere, nella testa e nel cuore, quel po’ di umanità che ogni persona ha in dotazione”, ha commentato don Gianni.

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